Monologo - Sauron inganna Celebrimbor in \"Gli Anelli del Potere\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel monologo di Sauron, sotto le spoglie di Aldabrand, si può osservare un raffinato esempio di manipolazione, dove ogni parola è studiata per ingannare e influenzare Celebrimbor. Sauron sfrutta la paura, l'ambizione e il desiderio di grandezza del fabbro elfico per spingerlo a collaborare nella creazione degli Anelli del Potere. Il discorso tocca temi profondi come la conoscenza, il destino e il conflitto tra luce e oscurità, ma ogni idea è distorta e presentata con l'intento di corrompere.

L'INGANNO DI SAURON

STAGIONE 2 EP 2

MINUTAGGIO: 52:20-55:20
RUOLO: Sauron

ATTORE: Charlie Vickers
DOVE: Amazon Prime Video



INGLESE


There are forces in this world beyond evil, Celebrimbor. And sometimes, they send aid, in the form of an envoy. A... A messenger, sent to bring guidance to the ears of the wise. Mordor's rise was but the beginning. At this very moment, all Middle-earth balances on the brink of the abyss. Soon, every realm will fall. Not just Elves, but Dwarves. And Men. The darkness is growing stronger. And the Rings of Power are our last hope of restoring the light. You and I have work to do. I have walked through the dust and the deserts of far-away lands, in search of an artist possessing the craft to save all Middle-earth. A storm is coming, Celebrimbor. I can bring you the knowledge none other possesses. I can unlock your grandest abilities. And when our work is complete, never again will the world overlook you as the mere scion of Fëanor but forevermore revere you... The Lord of the Rings.



ITALIANO


Ci sono forze, in questo mondo, oltre il male, Celebrimbor. E talvolta loro inviano un aiuto, sottoforma di un emissario, un messaggero, inviato per portare una guida alle orecchie dei saggi. L’ascesa di Mordor era solo il principio. In questo momento tutta la Terra di Mezzo è sull’orlo dell’abisso. Presto, ogni reame cadrà. Non solo gli Elfi, i Nani e gli Uomini. L’Oscurità si sta rafforzando. E gli Anelli del Potere sono l’ultima possibilità di riportare la luce. Tu e io abbiamo un lavoro da fare. Ho camminato attrverso polveri e deserti di lontanissime terre, in cerca di un artista che possedesse l’arte di salvare tutta la Terra di Mezzo. Una tempesta è in arrivo, Celebrimbor. Posso portarti il sapere che nessuno possiede. posso sbloccare le tue più grandi capacità. E quando il nostro lavoro sarà completato, mai più il mondo ti considererà come il mero rampollo di Feanor. Ma per sempre venererà te, il Signore degli Anelli.

GLI ANELLI DEL POTERE

Nella serie Gli Anelli del Potere (titolo originale The Rings of Power), prodotta da Amazon Prime Video, uno degli aspetti centrali è il rapporto tra Aldabrand e Celebrimbor, un’interazione cruciale per la creazione degli Anelli del Potere.


Aldabrand, che si rivelerà essere Sauron sotto mentite spoglie, si avvicina con astuzia a Celebrimbor, il grande fabbro elfico di Eregion, per sfruttare le sue capacità nella creazione di artefatti magici. Celebrimbor è uno dei più rinomati fabbri di tutta la Terra di Mezzo, e discende da una nobile stirpe elfica. La sua ambizione di creare qualcosa di grande e immortale lo rende vulnerabile alla manipolazione. Celebrimbor cerca di eguagliare la maestria dei Valar e, in particolare, delle opere di Fëanor, suo avo. Aldabrand, mascherato come un alleato, si presenta come qualcuno con profonde conoscenze tecniche e capacità, e lentamente guadagna la fiducia di Celebrimbor.


Aldabrand/Sauron, noto per la sua capacità di inganno, assume la forma di un alleato benevolo e sapiente, e condivide con Celebrimbor segreti arcani sulla forgiatura degli anelli. Sauron sa che, attraverso questi anelli, può esercitare il suo controllo sulla Terra di Mezzo e sugli altri popoli. Celebrimbor, ignaro della vera identità del suo collaboratore, è affascinato dalla sua conoscenza e dalla possibilità di creare qualcosa di straordinario.


Questa collaborazione culmina con la creazione dei Tre Anelli degli Elfi, forgiati da Celebrimbor con le tecniche suggerite da Aldabrand. Tuttavia, Celebrimbor crea questi anelli senza l'influenza diretta di Sauron, rendendoli più puri e inaccessibili al controllo di Sauron stesso, una volta che si rende conto dell'inganno.


Il rapporto tra Aldabrand e Celebrimbor è quindi un esempio classico della manipolazione di Sauron, che sfrutta le ambizioni e i desideri degli altri per raggiungere i propri obiettivi. Celebrimbor, pur essendo un personaggio nobile e ben intenzionato, è tragicamente ingannato dalla sua sete di conoscenza e grandezza, un tema ricorrente nelle opere di Tolkien.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo di Sauron, sotto le spoglie di Aldabrand, è un classico esempio della sua arte manipolativa, che si serve di mezze verità, esaltazione dell'interlocutore e sfruttamento delle sue ambizioni.


"In questo momento tutta la Terra di Mezzo è sull’orlo dell’abisso. Presto, ogni reame cadrà." Sauron, qui, fa appello alla paura di Celebrimbor, dipingendo un futuro inevitabile di rovina e distruzione. Fa sembrare che la minaccia dell’Oscurità sia imminente e inevitabile, costruendo un contesto in cui Celebrimbor si sente obbligato ad agire rapidamente per evitare la catastrofe. Sauron non solo manipola la percezione della situazione, ma lo fa in modo da presentarsi come l'unico che può offrire una soluzione.


"E talvolta loro inviano un aiuto, sottoforma di un emissario, un messaggero, inviato per portare una guida alle orecchie dei saggi." Sauron si posiziona come un prescelto o un emissario divino, arrivato per aiutare Celebrimbor a salvare la Terra di Mezzo. Questo è un chiaro tentativo di ingraziarsi il fabbro elfico, facendogli credere che la sua presenza sia il frutto del destino o delle forze superiori, non di un inganno. L’uso del termine "messaggero" ha connotazioni quasi profetiche, invitando Celebrimbor a fidarsi di lui come di una guida mandata da forze oltre la sua comprensione.


"E quando il nostro lavoro sarà completato, mai più il mondo ti considererà come il mero rampollo di Fëanor. Ma per sempre venererà te, il Signore degli Anelli." In questo passaggio, Sauron colpisce direttamente l'orgoglio e l'ambizione di Celebrimbor. Il fabbro è sempre stato all'ombra del suo antenato Fëanor, uno degli elfi più grandi e famosi di tutti i tempi. Qui, Sauron offre a Celebrimbor l'opportunità di uscire da questa ombra e di superare persino Fëanor. Lo eleva con il titolo di "Signore degli Anelli", un appellativo che evoca potere, immortalità e venerazione eterna. Questo è il perfetto gancio emotivo per manipolare Celebrimbor, facendo leva su un desiderio di gloria e riconoscimento.


"Posso portarti il sapere che nessuno possiede. Posso sbloccare le tue più grandi capacità." Sauron gioca sul desiderio di conoscenza di Celebrimbor. Gli promette di svelare segreti che nessun altro conosce e di liberare il suo pieno potenziale come artigiano. È un’allettante offerta per un fabbro, specialmente per uno come Celebrimbor, che ha sete di creare opere che durino per sempre. Ma questa è anche una promessa vuota: la conoscenza che Sauron porta è corrotta, destinata a servire i suoi oscuri piani.


"Ci sono forze, in questo mondo, oltre il male, Celebrimbor." In questo passaggio, Sauron sfuma i confini tra il bene e il male, insinuando che non tutto quello che è potente o pericoloso è necessariamente malvagio. Questo potrebbe essere un tentativo di giustificare le sue azioni future, facendole sembrare parte di un equilibrio più grande, come se anche l'Oscurità avesse un ruolo nell'ordine cosmico. Così, manipola ulteriormente Celebrimbor, rendendolo aperto a considerare l'uso di tecniche pericolose in nome di un bene superiore.


"Una tempesta è in arrivo, Celebrimbor." Questa frase rinforza ulteriormente l'idea di una crisi imminente e inevitabile. È un'immagine potente, che descrive un cambiamento catastrofico, e serve a sottolineare l'urgenza della situazione. Sauron dipinge la sua presenza come essenziale per prevenire questa tempesta, facendo sembrare che senza di lui Celebrimbor non sarà in grado di fare nulla.


"Tu e io abbiamo un lavoro da fare." Nonostante l'illusione di una collaborazione, è chiaro che Sauron sta manipolando Celebrimbor per i propri fini. L'idea di un "lavoro comune" è una facciata per mascherare il fatto che Sauron sta in realtà cercando di soggiogare Celebrimbor e usare le sue abilità per creare gli Anelli del Potere, tramite i quali eserciterà il suo controllo su tutta la Terra di Mezzo.

CONCLUSIONE

Questo monologo è un esempio perfetto del talento di Sauron nel manipolare attraverso le parole. Offre a Celebrimbor una visione grandiosa del suo potenziale futuro, distorcendo la realtà e facendogli credere che stia facendo del bene per la Terra di Mezzo. Dietro ogni parola c'è il sottile gioco di Sauron, che intende corrompere Celebrimbor e usare le sue creazioni per dominare il mondo.

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