Monologo - James McAvoy in Split

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel film "Split" di M. Night Shyamalan, la complessità della psiche umana viene esplorata attraverso il personaggio di Kevin Wendell Crumb, un uomo afflitto da un disturbo dissociativo dell'identità. Attraverso il suo intenso e intricato monologo rivela aspetti cruciali della trama, ma anche temi profondi relativi alla percezione della malattia mentale e al potenziale umano.

LA BESTIA ESISTE

MINUTAGGIO: 1:13:42-1:15:52

RUOLO: Kevin

ATTORE: James McAvoy

DOVE: Amazon Prime Video



INGLESE


I actually wanna be honest with you. I lied before. When you asked if I'd ever met The Beast, I said no. That really isn't true. You wrote about a woman in Germany who'd been blind for 10 years. And then, it was discovered that she had DID. Then three of her identities developed sight. And you speculated that her optical nerves regenerated because of her beliefs. There are things, Dr. Fletcher, that all of us would find hard to believe. You protect the broken. When you said that you thought this situation was extraordinary, I knew you can maybe understand. The Beast is real. He's just emerged. You were right about everything. He's much bigger than I am and I'm the biggest of all of us. He's tall. He's very muscular. And he's got a long mane of hair and his fingers are twice the length of ours. He believes we are extraordinary. That we don't represent a mistake, but our potential. You say the same things. He's on the move.



ITALIANO


Voglio davvero essere sincero con lei. Le ho detto una bugia. Quando mi ha chiesto se avevo mai visto la Bestia le ho detto di no. in realtà non è vero. Lei ha scritto di una donna, in Germania che ha perso la vista per dieci anni.Si trattava di un Disturbo Dissociativo dell’identità. Allora tre delle sue identità svilupparono la vista, e lei ipotizzò che i suoi nervi ottici si rigenerarono proprio a causa delle sue convinzioni. Ci sono cose che chiunque troverebbe difficili da credere. Lei protegge i malati. Quando ha detto che trova questa situazione straordinaria ho pensato che forse poteva capire. La Bestia è reale. E’ appena emersa, lei aveva ragione su ogni cosa. E’ molto pià grande di me. E io sono il più grande tra noi. E’ grande, e molto muscoloso. Ha una lunga capigliatura e le sue dita sono lunghe due volte le nostre. Lui trova che siamo straordinari, che non rappresentiamo un errore, ma il nostro potenziale. Lei dice le stesse cose, lui si sta muovendo.

SPLIT

"Split" è un thriller psicologico diretto da M. Night Shyamalan, uscito nel 2016. Il film è noto per la sua esplorazione complessa della dissociazione identitativa, una condizione psichiatrica che precedentemente veniva chiamata disturbo di personalità multipla.


La trama di "Split" ruota attorno a Kevin Wendell Crumb, (James McAvoy), un uomo che convive con 23 personalità distinte all'interno di sé, ciascuna con attributi e caratteristiche uniche. Il film si apre con il rapimento di tre ragazze adolescenti - Casey, Claire e Marcia - che Kevin sequestra e rinchiude in una stanza segreta.


Le ragazze si trovano a dover negoziare con le diverse personalità di Kevin per cercare una via di fuga. Tra queste personalità spiccano "Dennis", un uomo ossessivo-compulsivo incline alla violenza, "Patricia", una donna calma e manipolatrice, e "Hedwig", un bambino di nove anni ingenuo e desideroso di amicizia.


Man mano che la tensione aumenta, emerge la figura di "La Bestia", una personalità temuta dalle altre e creduta soprannaturale. Si scopre che "La Bestia" rappresenta una sorta di entità superiore che Kevin crede necessaria per purificare il mondo. "La Bestia" è fisicamente dominante e quasi invulnerabile, e le ragazze devono lottare per la sopravvivenza mentre questa personalità prende il sopravvento.

ANALISI MONOLOGO

Kevin rivela di aver mentito precedentemente su un aspetto fondamentale: ha già visto "La Bestia", la personalità più temuta e potente di Kevin. La menzione di una donna in Germania che ha "perso la vista per dieci anni" a causa di un Disturbo Dissociativo dell’Identità, ma poi l’ha riacquistata attraverso le personalità che non erano cieche, serve per illustrare la convinzione di Casey e, per estensione, del film: la mente ha poteri che trascendono la comprensione medica convenzionale. Questo racconto mette in luce l'idea che la mente possa influenzare il corpo in modi inspiegabili e, forse, miracolosi.


Quando Kevin afferma che "La Bestia è reale", sta sottolineando la sua accettazione delle capacità apparentemente sovrumane di questa personalità. La descrizione della Bestia come una figura imponente, muscolosa, con capelli lunghi e dita il doppio più lunghe del normale, sottolinea ulteriormente la sua natura quasi mitologica o leggendaria. Un essere che rappresenta qualcosa di più grande: una manifestazione fisica e terribile delle profondità e potenzialità nascoste della mente umana.


L'aspetto più significativo del monologo, però, è come La Bestia veda gli individui con disturbi dissociativi non come errori, ma come manifestazioni del potenziale umano. Questo riflette una visione più ampia, spesso presente nei film di Shyamalan, dove le "anomalie" nei personaggi non sono semplicemente difetti da correggere, ma sono porte verso capacità inimmaginabili.

Conclusioni

Il monologo rappresenta un punto di svolta nel film, offrendo una visione più profonda e complessa del disturbo di Kevin. La sua analisi mette in luce la natura enigmatica e sovrumana di questa personalità, e anche una più generale riflessione sui limiti e le possibilità dell'essere umano. Shyamalan utilizza questo momento per sfidare gli spettatori a considerare le "anomalie" non come deviazioni da correggere, ma come espressioni di un potenziale nascosto.

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