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Il Vespertilio Awards è il primo premio cinematografico (interamente) italiano dedicato al cinema di genere, creato dai fondatori di Ore d’Orrore, primo gruppo horror social italiano: Tania Bizzarro e Markus Di Meglio. Protagonisti sono, dunque, lungometraggi, cortometraggi e documentari di genere horror, thriller, noir, giallo, fantastico e fantascienza.
La premiazione di questa terza edizione si è svolta il 25 maggio ed è stata frutto di una selezione tra 81 candidati diversi in concorso, tutti italiani. Prima di cominciare la serata, un red carpet e un aperitivo hanno inaugurato la formazione di una rete di scambio tra tutti i partecipanti.
RC è stata naturalmente presente, con la rappresentanza del direttore del Blog Luca Ferdinardi e la nostra Ambassador Alessandra Berton. Luca Ferdinandi, parte integrante del film e assistente del nostro regista e founder Alfonso Bergamo, ha portato le sue veci nel corso della serata.
L’evento si è svolto in un’atmosfera ad alto impatto emotivo, dato che le premiazioni sono state intervallate da momenti decisamente incisivi.
Parliamo dei Premi alla Carriera a Pupi Avati, a Florinda Bolkan, a Sergio Martino e dell’istituzione del premio Aldo Lado, creato in suo onore e consegnato - per la prima volta - da suo figlio, Gianni Lado.
Tra i 31 premi da consegnare, spiccano diverse particolarità, come la miglior locandina, che ha previsto una sfilata di bellissime locandine esposte sullo schermo. Nella sua terza edizione, il Vespertilio Awards si conferma come una straordinaria e innovativa realtà per il cinema italiano, una dovuta compensazione per tutti quei progetti che cercavano uno spazio rappresentativo inerente alla propria natura di genere. La cornice del teatro Mongiovino di Roma ha reso tutto ancora più cult; e un'ultima menzione è d'obbligo a chi ha reso il Vespertilio possibile: Tania Bizzarro, Markus di Meglio, le presentatrici Corinna Coroneo e Isabelle Vendemiale e tutto l'universo di Ore d'Orrore. Ma ora bando alle ciance, vi raccontiamo qualche momento topico della serata!
Aldo Lado è stato un regista italiano noto per il suo contributo significativo al cinema di genere, in particolare per i suoi film gialli e thriller degli anni '70. Nato il 5 dicembre 1934 a Fiume, che all'epoca faceva parte dell'Italia, Lado ha avuto un impatto notevole nel genere del thriller e del giallo, spesso considerati sottogenere dell'horror italiano.
Tra i suoi lavori più famosi:
"La corta notte delle bambole di vetro" (1971) - Conosciuto anche con il titolo internazionale "Short Night of Glass Dolls", questo film è un esempio emblematico del cinema giallo, mescolando elementi di mistero e thriller politico.
"Chi l'ha vista morire?" (1972) - Questo film segue la trama tipica del thriller italiano con l'inclusione di un misterioso assassino. È noto per il suo uso stilistico della tensione e del paesaggio urbano di Venezia, oltre che per la colonna sonora composta da Ennio Morricone.
"L'ultimo treno della notte" (1975) - Conosciuto anche come "Night Train Murders", questo film è spesso avvicinato a "L'ultima casa a sinistra" di Wes Craven per i suoi temi di violenza e vendetta. Anche se più crudo in termini di contenuto, il film riflette le tensioni sociali e culturali dell'epoca.
Aldo Lado è conosciuto per la sua capacità di creare atmosfere dense di suspense e per l'uso efficace della musica, collaborando spesso con grandi compositori come Ennio Morricone. Nonostante non abbia la stessa fama di altri registi contemporanei come Dario Argento o Mario Bava, il suo lavoro ha avuto un impatto duraturo sul cinema di genere e continua ad essere studiato e apprezzato dagli amanti del cinema horror e thriller.
Durante la prima Edizione del Vespertilio Awards, Aldo Lado ha ritirato un premio in suo onore, presentandosi e portando una dose di vitalità, energia e amore per il cinema che tutt'ora Tania Bizzarro racconta con emozione. Inaugurare un premio in suo onore, dopo la sua scomparsa, è stato un passo encomiabile di un'iniziativa che trasuda amore per il cinema. Il premio è stato consegnato per la prima volta quest'anno dal figlio, Gianni Lado. Il film vincitore è stato: "Il Paese del Melodramma", di Francesco Barilli. A ritirare il premio il protagonista Luca Magrì, che ha letto una lettera di Barilli stesso, a portare gli omaggi al Vespertilio e alla memoria di Aldo Lado. I due collaborarono alla sceneggiatura del già citato: "Chi l'ha vista morire?"
Un momento emozionante e denso, come lo sono stati i tre premi alla carriera che hanno intervallato la serata di premiazioni.
Il Vespertilio continua così la missione di raccordare il cinema di ieri, di oggi, di domani, omaggiando grandi artisti che hanno fatto la storia del cinema italiano. Quest'anno le tre eccellenze del nostro cinema sono state Pupi Avati, Segio Martino, Florinda Bolkan. Tre nomi, tre icone.
Pupi Avati
Un maestro che non ha bisogno di presentazioni. Nato il 3 novembre 1938 a Bologna, ha esordito negli anni '70, guadagnandosi la fama principalmente con film di genere horror e thriller, ma anche con commedie e drammi. Tra i suoi film più celebri figurano "La casa dalle finestre che ridono" (1976), un capolavoro del cinema horror che esplora tematiche di follia e mistero in una provincia italiana oscura e inquietante. Altro film degno di nota è "Zeder" (1983), che si concentra su fenomeni soprannaturali e scavi archeologici misteriosi. Oltre al cinema di genere, Avati ha ottenuto successo anche con commedie sentimentali e drammi, dimostrando una notevole capacità di narrare storie profondamente umane e commoventi. Vederlo sul palco del Vespertilio ha rappresentato un momento a dir poco catartico.
Sergio Martino
Sergio Martino è un altro pilastro del cinema di genere italiano, particolarmente noto per i suoi contributi al cinema giallo durante gli anni '70. Nato il 19 luglio 1938 a Roma, Martino ha diretto alcuni dei gialli più iconici dell'epoca, come "Lo strano vizio della signora Wardh" (1971) e "Tutti i colori del buio" (1972), entrambi caratterizzati da trame intricate e suspense palpabile. Ha lavorato spesso con attori come Edwige Fenech e George Hilton, creando film che combinano mistero, erotismo e colpi di scena. Martino ha anche esplorato altri generi, realizzando film di avventura, commedia e persino science fiction, come "2019 - Dopo la caduta di New York" (1983).
Florinda Bolkan
Florinda Bolkan (purtroppo non presente alla premiazione per problemi di salute) è un'attrice brasiliana di origine italiana che ha raggiunto la fama in Italia negli anni '60 e '70. Nata il 15 febbraio 1941 a Uruburetama, Brasile, Bolkan ha lavorato in numerosi film di genere, diventando una delle muse del cinema italiano di quel periodo. Tra i suoi ruoli più noti ci sono "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" (1970) di Elio Petri e "Una lucertola con la pelle di donna" (1971) di Lucio Fulci. La sua capacità di incarnare personaggi complessi e tormentati l'ha resa un'icona del cinema europeo, e continua ad essere celebrata per le sue performance intense e coinvolgenti.
Quest'anno, la competizione si è sviluppata attraverso 21 categorie, vedendo la partecipazione di numerosi film di spicco.
Brando De Sica con il suo film "Mimì - Il principe delle tenebre", ha conquistato quattro premi: miglior montaggio (Francesco Galli), migliori musiche (Pasquale Catalano), miglior attore protagonista (Domenico Cuomo), e miglior regista esordiente, oltre al premio per il miglior film. De Sica, visibilmente emozionato, ha condiviso il palco con la sua squadra, celebrando il successo collettivo.
Luna Gualano ha ottenuto quattro premi con "La guerra del Tiburtino III", inclusi miglior attore non protagonista (Paolo Calabresi), migliore attrice non protagonista (Paola Minaccioni), miglior regia, e un Vespertilio speciale per il miglior soggetto, condiviso con Emiliano Rubbi.
Andrea Niada con "Home Education" ha ricevuto tre statuette per i migliori effetti speciali (Claudio Falconi e Riccardo Crestana), miglior suono (Bruno Glisbergh e Gianni Pallotto), e migliore sceneggiatura.
Ambra Principato con "Hai mai avuto paura?" ha ottenuto riconoscimenti per la miglior acconciatura (Chantal Cecchini), migliori costumi (Giorgia Guglielman) e miglior scenografia (Diego Ricci e Antonella Vilella).
"Dark Matter" di Stefano Odoardi è stato premiato per il miglior manifesto (Gianni Rossi) e miglior attrice protagonista (Angelique Cavallari), mentre "The Complex Forms" di Fabio D'Orta ha vinto per la miglior fotografia e produzione.
"L'orafo" di Vincenzo Ricchiuto ha trionfato nel miglior trucco, grazie a Claudia Calamici e Giulia Mattei. Il premio per la miglior sceneggiatura adattata è stato assegnato a "Cieco sordo muto" di Lorenzo Lepori.
Il miglior documentario è andato a "Il tempo del sogno" di Claudio Lattanzi, con Antonio Tentori a ritirare il premio.
Daniele ed Emanuele Ricci hanno vinto il miglior cortometraggio con "Juggernaut".
Per quanto riguarda la nostra community, un momento intenso è stata la consegna del Vespertilio speciale per il miglior film noir a "The Garbage Man" di Alfonso Bergamo. Purtroppo il nostro Founder ha avuto un contrattempo familiare, e sul palco ha ritirato il premio il suo Assistente Luca Ferdinandi.
"The Garbage Man" rappresenta per me un universo di immagini che mi ha avvolto per oltre dieci anni. Volevo realizzare un film di questo tipo, tra il noir e in revenge movie. Il fatto che mi sia stato riconosciuto questo premio speciale, in una serata all'insegna del cinema italiano e, soprattutto, del cinema di genere, è per me un motivo di vanto. Un ringraziamento a tutte le persone che hanno reso possibile "The Garbage Man", in particolar modo il Produttore Giangi Foschini e Francesca Cornelia Tosetti per la GiKa Production e il Direttore della Fotografia Daniele Poli. Ci tengo a ringraziare in ugual misura gli organizzatori del Vespertilio Awards, a cominciare da Tania Bizzarro, la cui energia è trascinante e sintomo di un ineffabile amore per il cinema.
Sono onorato. Viva il cinema di genere. Viva il cinema italiano. Viva il Vespertilo.
Miglior manifesto
Migliori effetti speciali
Miglior suono
Miglior montaggio
Migliori acconciature
Miglior trucco
Miglior costumi
Miglior scenografia
Migliori musiche
Miglior fotografia
Miglior attore non protagonista
Miglior attrice non protagonista
Miglior attore protagonista
Miglior attrice protagonista
Miglior produzione
Miglior sceneggiatura
Miglior documentario
Miglior cortometraggio
Miglior regista esordiente
Miglior regia
Miglior film
Premi alla Carriera
Vespertilio Speciale Miglior Soggetto
Vespertilio Speciale Miglior Sceneggiatura Adattata
Vespertilio Speciale Miglior Film Noir
Vespertilio di Ore D’Orrore
Premio Aldo Lado
Si chiude così una serata unica. La terza edizione del Vespertilio Awards ha dimostrato ancora una volta che il cinema di genere è ancora vivo; che è ancora possibile riunire il cinema italiano sotto la stessa bandiera; e che iniziative come il Vespertilio Awards sono il nettare che può incoraggiare le generazioni di ieri, oggi e domani.
Grazie di cuore!
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