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~ LA REDAZIONE DI RC
Nel film "Rocky Balboa" Sylvester Stallone rivolge un monologo toccante e potente al suo figlio Robert, interpretato da Milo Ventimiglia. Questo momento è uno dei più memorabili della pellicola, poiché incarna i valori fondamentali della saga di Rocky e offre un'analisi profonda della vita e della resilienza umana. Attraverso le parole di Rocky, emerge un messaggio di amore, coraggio e responsabilità personale che risuona con il pubblico stesso.
MINUTAGGIO: 1:02:40-1:04:38
RUOLO: Rocky Balboa
ATTORE: Sylvester Stallone
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
You ain’t believe this. But you used to fit right here. I’ll hold you up and say to your mother: “This kid is gonna be the best kid in the word. This kid is gonna be somebody better than enybody ever knew”. And you grew up good and wonderful. It was great just watching, every day was like a privilege. Then the time come for you to be your own man and take on the word and you did. But somewhere along the line, you changed. You stopped being you. You let people stick a finger in your face and tell you’re no good. And when things got hard, you started lookin’ for somethin’ to blame, like a big shadow. Lemme tell you somethin’ you already know. The world ain’t all sunshine and rainbows. It’s a very mean and nasty place and I don’t care how tough you are it will beat you to your knees and keep you there permanently if you let it. You, me, or nobody is gonna hit as hard as life. But it ain’t about how hard ya hit. It’s about how hard you can get hit and keep moving forward. How much you can take and keep moving forward. That’s how winning is done! Now if you know what you’re worth then go out and get what you’re worth. But you gotta be willing to take the hits, and not pointing fingers saying you ain’t where you wanna be because of him, or her, or anybody! Cowards do that and that ain’t you! You’re better than that! I’m always gonna love you no matter what. No matter what happens. You’re my son and you’re my blood. You’re the best thing in my life. But until you start believing in yourself, ya ain’t gonna have a life. Don’t forget to visit your mother.
ITALIANO
Sai Robert, una volta ti misi qui nel palmo della mano, ti tirai su e poi dissi a tua madre: “Questo è il più bel bambino del mondo! Guarda Adriana, questo bambino diventerà certamente qualcuno!” E tu crescevi bello, sano, forte, vederti crescere ogni giorno era una cosa meravigliosa. E quando è arrivato il momento per te di diventare un uomo, di affrontare il mondo, l’hai fatto. Ma qualcosa lungo il tragitto ti ha fatto cambiare. Non sei esistito più. Hai permesso al primo fesso che arrivava di farti dire che non eri bravo. Sono cresciute le difficoltà, ti sei messo alla ricerca del colpevole e l’hai trovato in un’ombra. Eh. Ora ti dirò una cosa scontata. Guarda che il mondo non è tutto rose e fiori, è davvero un postaccio misero e sporco e per quanto forte tu possa essere, se glielo permetti, ti mette in ginocchio e ti lascia senza niente per sempre. Né io, né tu, nessuno, può colpire duro come fa la vita. Perciò, andando avanti, non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi, come incassi, e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti. Così sei un vincente! E se credi di essere forte, lo devi dimostrare che sei forte. Perché un uomo vince solo se sa resistere. Non se ne va in giro a puntare il dito contro chi non c’entra accusando prima questo o poi quell’altro di quanto sbaglia. I vigliacchi fanno così e tu non lo sei! Non lo sei affatto! … Comunque io ti vorrò sempre bene Robert, non può essere altrimenti. Tu sei mio figlio, sei il mio sangue, sei la cosa migliore che ho al mondo. Ma finché non avrai fiducia in te stesso la tua non sarà vita. E passa a salutare tua madre.
ROCKY BALBOA
"Rocky Balboa", uscito nel 2006, rappresenta il sesto capitolo della saga di "Rocky" iniziata nel 1976. Il film segna il ritorno sul grande schermo di Sylvester Stallone nel suo iconico ruolo di Rocky Balboa, il pugile italo-americano di Filadelfia. In questo capitolo, Rocky, ormai in età avanzata e ritiratosi da tempo dal ring, vive una vita tranquilla gestendo un ristorante chiamato "Adrian's", in onore della sua amata moglie defunta.
La trama si concentra sulla lotta interiore di Rocky che, nonostante l'età e i problemi di salute, sente il bisogno di tornare sul ring per affrontare questioni irrisolte e riaccendere la sua passione per il pugilato. Viene quindi presentata l'opportunità di combattere in un'esibizione contro il campione in carica, Mason "The Line" Dixon. Il film esplora temi come la perdita, il superamento dei propri limiti, e la ricerca di un senso e di una dignità personale nella terza età. Dal punto di vista cinematografico, "Rocky Balboa" è un ritorno alle radici per Stallone, che scrive, dirige e interpreta il protagonista, focalizzandosi molto sul personaggio e sulle sue sfide emotive e fisiche.
Il monologo di Rocky a suo figlio Robert è uno dei momenti più significativi e potenti di "Rocky Balboa". Attraverso queste parole, Rocky trasmette non solo il suo amore incondizionato per suo figlio, ma anche i suoi valori fondamentali di resistenza, coraggio e responsabilità personale.
Rocky inizia il monologo ricordando il momento in cui Robert è nato, esprimendo la sua gioia e le aspettative che aveva per lui. Questo stabilisce una connessione emotiva forte, mostrando quanto Rocky tenga a suo figlio.
Rocky osserva che, crescendo, Robert ha perso la sua forza e la fiducia in se stesso a causa delle difficoltà e delle critiche esterne. Questa parte del discorso riflette la preoccupazione di Rocky per il cambiamento negativo che vede in suo figlio. Il mondo è "un postaccio misero e sporco", un luogo che non perdona e che può essere estremamente duro. Questa descrizione serve a preparare Robert alla realtà della vita, sottolineando che il mondo non si adatta ai nostri desideri o sensibilità.
Il cuore del monologo è l'incoraggiamento a resistere alle avversità. Rocky enfatizza che la vera forza di un uomo non sta in come può colpire, ma in come può incassare i colpi e rialzarsi. Questo messaggio va al nucleo della filosofia di Rocky e della saga stessa. Rocky critica l'atteggiamento di cercare colpevoli altrove. Ognuno deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni e del proprio percorso di vita, senza dare la colpa agli altri.
Nonostante le critiche, Rocky conclude ribadendo il suo amore incondizionato per Robert, rafforzando l'idea che il suo duro amore è guidato dal desiderio di vedere suo figlio realizzare il proprio potenziale. La fiducia di Rocky in Robert è un invito a suo figlio di credere in se stesso.
Questo monologo è un momento emblematico dell'intera serie di Rocky. Riflette temi ricorrenti di lotta personale, superamento delle avversità, e la ricerca dell'autenticità e della realizzazione personale. Serve come ponte tra le generazioni, mostrando come i valori di Rocky vengano trasmessi a suo figlio, nonostante le difficoltà di comunicazione e comprensione tra di loro.
Questo monologo è un momento emblematico dell'intera serie di Rocky. Riflette temi ricorrenti di lotta personale, superamento delle avversità, e la ricerca dell'autenticità e della realizzazione personale. Serve come ponte tra le generazioni, mostrando come i valori di Rocky vengano trasmessi a suo figlio, nonostante le difficoltà di comunicazione e comprensione tra di loro.
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