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~ LA REDAZIONE DI RC
Il film "A qualcuno piace caldo", diretto da Billy Wilder, è una pietra miliare del cinema comico che utilizza l'umorismo per esplorare temi di genere, amore e identità personale attraverso situazioni assurde e personaggi memorabili. Uno dei momenti più espressivi e rivelatori del film è il monologo di Sugar Kane, Marilyn Monroe. In questa scena, Sugar si apre confidando le sue riflessioni personali, le sue esperienze passate e le sue aspirazioni future.
MINUTAGGIO: 25:26-28:30
RUOLO: Sugar Kane
ATTRICE: Marilyn Monroe
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
I'm not very bright, I guess. No, just dumb. If I had any brains, I wouldn't be on this crummy train with this crummy girls' band. I used to sing with male bands. But I can't afford it any more. Have you ever been with a male band? That's what I'm running away from. I worked with six different ones in the last two years. Oh, brother! I'll say. I can't trust myself. The moment I'd start with a new band -- bingo! You see, I have this thing about saxophone players. Especially tenor sax. I don't know what it is, but they just curdle me. All they have to do is play eight bars of "Come to Me My Melancholy Baby" -- and my spine turns to custard, and I get goose-pimply all over -- and I come to them. Every time! But you're a girl, thank goodness. That's why I joined this band. Safety first. Anything to get away from those bums. You don't know what they're like. You fall for them and you love 'em -- you think it's going to be the biggest thing since the Graf Zeppelin -- and the next thing you know they're borrowing money from you and spending it on other dames and betting on the horses – Then one morning you wake up and the saxophone is gone and the guy is gone, and all that's left behind is a pair of old socks and a tube of toothpaste, all squeezed out. So you pull yourself together and you go on to the next job, and the next saxophone player, and it's the same thing all over again. See what I mean? -- not very bright. I can tell you one thing -- it's not going to happen to me again. Ever. I'm tired of getting the fuzzy end of the lollipop. Olga bursts in through the curtains. You know I'm going to be twenty-five in June? That's a quarter of a century. Makes a girl think. About the future. You know -- like a husband? That's why I'm glad we're going to Florida. Millionaires. Flocks of them. They all go south for the winter. Like birds. Oh, I don't care how rich he is -- as long as he has a yacht and his own private railroad car and his own toothpaste. Maybe you'll meet one too, Josephine. I want mine to wear glasses. Men who wear glasses are so much more gentle and sweet and helpless. Haven't you ever noticed? They get those weak eyes from reading – you know, all those long columns of tiny figures in the Wall Street Journal.
ITALIANO
Sono un po' stupida credo. Proprio stupida altrimenti non sarei su questo orribile treno con questa orribile orchestra. Una volta cantavo con le orchestre maschili ma ho dovuto smettere. Sei mai stata con un' orchestra di uomini? E' da quelle che cerco di fuggire! Ho lavorato con sei orchestre diverse in due anni: ohhhhh, Dio mio! Non puoi fidarti di quelli...voglio dire....di me stessa! Ho un debole per i suonatori di sassofono, specialmente il sax tenore. Non so che cosa sia ma mi fanno impazzire: non hanno che da suonare otto battute di "Mia malinconica bambina" e la mia spina dorsale si affloscia mi viene la pelle d'oca e gli casco fra le braccia. Ecco perché sto con questa orchestra. Farei qualsiasi cosa pur di evitare quei farabutti! Non sai come sono fatti! Ti innamori, li ami davvero, pensi che sia l'idillio più bello dopo quello di Giulietta e Romeo e sai che ti succede? Si fanno prestare i soldi per poi spenderli con altre donne o per scommettere alle corse! Poi una mattina ti svegli, lui se ne è andato e il sassofono con lui e non c'è rimasto che un paio di calzini vecchi e un tubetto di dentifricio tutto strizzato! Tu provi a tirarti su finché non trovi un altro lavoro e un altro sassofonista e si ripete la stessa storia. Adesso hai capito: non sono furba! Ma lo sai che ti dico? Questo non capiterà più! Mai più! Sono stufa che mi capiti sempre la ciliegia col verme. Lo sai che compio 25 anni a giugno? È un quarto di secolo! Ti dà da pensare! A cosa? beh... al futuro! Per esempio a un marito, per questo sono contenta di andare in Florida. Sai, ci sono i milionari. A battaglioni. D'inverno vanno tutti a sud, come le rondini! E io... ne voglio acchiappare uno. Oh, non importa che sia ricco, l'importante è che abbia uno yacht, un treno privato e il suo dentifricio personale. Forse anche tu ne troverai uno, Josephine! Io il mio lo voglio con gli occhiali! Gli uomini con gli occhiali sono molto più gentili, buoni e indifesi: non ci hai mai fatto caso? Gli si indebolisce la vista a furia di leggere... sai quelle lunghe colonnine di numeri delle quotazioni di borsa!
A QUALCUNO PIACE CALDO
"A qualcuno piace caldo" ("Some Like It Hot") è un classico della commedia cinematografica diretto da Billy Wilder nel 1959. Il film è celebre per il suo umorismo acuto e la straordinaria performance dei suoi protagonisti, Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon. La trama segue le vicende di due musicisti, Joe (Tony Curtis) e Jerry (Jack Lemmon), che, testimoni involontari di un massacro della mafia a Chicago durante il periodo del proibizionismo, sono costretti a fuggire per salvarsi la vita. Per sfuggire ai gangster che li inseguono, i due si travestono da donne e si uniscono a un'orchestra tutta femminile diretta verso la Florida.
Qui, Joe e Jerry, ora rispettivamente Josie e Daphne, incontrano la seducente cantante e ukulelista Sugar Kane, interpretata da Marilyn Monroe. La pellicola è ricca di situazioni comiche e di equivoci, specialmente quando Joe e Jerry devono mantenere le loro identità femminili mentre sono attratti da Sugar e cercano di sfuggire ai gangster. "A qualcuno piace caldo" è stato un successo sia di critica che di pubblico, elogiato per la sua sceneggiatura intelligente e la regia brillante di Wilder. Il film ha ricevuto diverse nomination agli Oscar, incluso quello per il miglior regista, e ha vinto per il miglior costume in bianco e nero.
Il monologo tratto da "A qualcuno piace caldo" è uno splendido esempio di come il personaggio di Sugar Kane, venga sviluppato attraverso le sue parole, rivelando sia le sue vulnerabilità sia i suoi desideri. Sugar inizia il monologo dichiarando di essere "stupida", usando questa auto-denigrazione per spiegare perché si trova in una situazione sgradita. Questo rivela subito una certa fragilità e insoddisfazione verso la propria vita, suggerendo che le sue decisioni passate non sono state le migliori. Sugar racconta delle sue esperienze con le orchestre maschili, che ha dovuto abbandonare a causa delle sue difficoltà nel gestire le relazioni con i musicisti, in particolare i sassofonisti. Qui emerge la sua incapacità di resistere al fascino particolare dei musicisti, una vulnerabilità emotiva che la porta a ripetere gli stessi errori.
Decidendo di unirsi a un'orchestra tutta femminile, Sugar cerca di proteggersi dai pericoli emotivi legati alla sua attrazione verso i musicisti maschi. Questo dimostra un tentativo di prendere il controllo della propria vita, nonostante ammetta apertamente di aver fatto scelte poco sagge in passato. Il racconto delle sue relazioni passate mostra un ciclo di amore e perdita, dove gli uomini sfruttano la sua generosità e poi la lasciano con poco più che "un paio di calzini vecchi e un tubetto di dentifricio tutto strizzato". Qui Sugar mostra consapevolezza della ripetitività delle sue esperienze, ma anche una certa rassegnazione. Nonostante le difficoltà, Sugar non ha perso la speranza. Il suo desiderio di "acchiappare" un milionario in Florida riflette sia un desiderio di sicurezza economica sia il sogno di una vita migliore. La specificazione che il marito ideale debba avere "gli occhiali" è una sua percezione che gli uomini con gli occhiali siano più gentili e affidabili, rivelando la sua ricerca di stabilità e gentilezza in contrasto con le esperienze passate.
Il monologo di Sugar Kane è quindi un perfetto mix di comicità e pathos, che esprime la complessità del suo personaggio: una donna vulnerabile e ingenua, ma anche desiderosa di amore e sicurezza, che cerca di imparare dai suoi errori mentre continua a sognare e a cercare qualcosa di meglio per sé.
Billy Wilder ci presenta un personaggio che, nonostante la sua apparente fragilità e le decisioni passate meno sagge, possiede una resilienza interna e un'incrollabile speranza per il futuro. Sugar rappresenta la lotta universale contro le disavventure e le delusioni, ma anche la perpetua ricerca della felicità e della stabilità. Wilder, con una scrittura acuta e un'attenta direzione, usa questo monologo per toccare corde emotive profonde, facendoci ridere mentre riflettiamo sulle nostre stesse vulnerabilità e desideri.
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