Monologo - Teri in Baby Reindeer

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

La miniserie Netflix "Baby Reindeer" esplora con intensità e complessità le dinamiche psicologiche di persecuzione e ossessione attraverso la vita di Donny Dunn, un comico la cui esistenza viene sconvolta dall'attenzione indesiderata e pericolosa di una stalker. Il dramma si snoda attraverso la tessitura di complesse relazioni interpersonali e introspezioni profonde, dove i personaggi sono spesso chiamati a confrontarsi con i propri demoni interiori e traumi passati. Un momento chiave di questa narrazione è rappresentato dal monologo di Teri, una donna trans che intrattiene una relazione con Donny. Le sue parole sollevano anche interrogativi profondi sulla natura dell'amore, dell'attenzione e dell'empatia nelle dinamiche di potere alterate dalla paura e dall'ossessione.

PER TE QUESTO E' AMORE


SEASON 1 EP 2

MINUTAGGIO: 18:00-19:36

RUOLO: Teri

ATTRICE: Nava Mau

DOVE: Netflix


INGLESE


Oh, this gets better and better. Do you wanna know what I think? I think you’re gonna tell me anyway. I think you’re enjoying this. You’ve read a few emails. Stop acting like you know the situation. You know, I googled her. Why didn’t you tell me that she’d been to jail before? Didn’t seem relevant. See what I mean? Any sane person who was getting stalked by a violent ex-convict wouldn’t hesitate to go to the police. But not you. To you, she’s harmless. To you, she’s sympathetic. To you, it’s not relevant? I’m just saying, there’s a reason you’re keeping her around, and maybe it’s not so much who she is, but… what she gives you. Because let’s be honest, love is most comforting, isn’t it, when it’s felt one way.



ITALIANO


Le cose vanno di bene in meglio. Vuoi sapere cosa ne penso? Penso che tutto questo ti piaccia. L'ho cercata su google. Perché non mi hai detto che era stata in prigione? Vedi cosa intendo? Qualunque persona sana di mente che viene stalkerata da un ex detenuta violenta andrebbe subito alla polizia. Ma tu no. Per te non è pericolosa. Per te è da compatire. Per te non è rilevante. Dico solo che c'è un motivo se non l'allontani, e magari non è tanto per chi è lei, ma per quello che ti da. Perché siamo onesti, l'amore è decisamente più confortante quando è a senso unico.

BABY REINDEER - MINISERIE

"Baby Reindeer" è una miniserie britannica che esplora le complessità e le sfide dell'essere perseguitati, unendo dramma, thriller e commedia nera in un contesto unico. La serie, che è disponibile su Netflix dal 11 aprile 2024, è stata sviluppata da Richard Gadd, che ha anche scritto la serie ma la interpreta anche, trasformando la sua esperienza personale in un'opera che esplora i limiti psicologici dei suoi personaggi.


Gadd interpreta Donny Dunn, un comico la cui carriera non decolla come sperato. Dopo un atto di gentilezza verso una donna che presenta a sua insaputa un’instabilità mentale, si trova suo malgrado al centro di una persecuzione che sfugge al suo controllo. Questa esperienza diventa il catalizzatore che lo spinge ad affrontare e a rielaborare traumi passati, portandolo in un viaggio oscuro attraverso la sua psiche.


La regia di Weronika Tofilska e Josephine Bornebusch accentua temi tanto delicati quanto potenti, come il trauma e la persecuzione. Ogni episodio aggiunge un pezzo al puzzle della mente e della vita di Donny, invitando lo spettatore a riflettere sulle implicazioni di azioni apparentemente semplici e sugli effetti duraturi del dolore psicologico.

BABY REINDEER - LA STORIA VERA

La storia dietro la miniserie "Baby Reindeer" si ispira direttamente alle travagliate esperienze personali di Richard Gadd, che ha subito una persecuzione prolungata e intensa da parte di una donna incontrata durante il suo lavoro come barista. L'inizio di questa oscura vicenda si presenta innocuo: Gadd offre un bicchiere d'acqua alla donna, un gesto di cortesia che inaspettatamente scatena un'ossessione duratura. Da quel momento, la donna inizia a seguire Gadd ovunque, assistendo a tutti i suoi spettacoli, inviando messaggi incessanti e apparire improvvisamente in luoghi a lui connessi.


Con il tempo, le azioni della stalker diventano sempre più invasive e minacciose, includendo l'invio di messaggi espliciti e minacce dirette. Questa persecuzione si estende persino agli amici e ai familiari di Gadd, con tentativi di manipolare la percezione altrui sulla sua stabilità mentale e sulla sua persona. Questa situazione porta Gadd a vivere un periodo di profondo isolamento e stress, mettendo in luce le difficoltà nel ricevere supporto adeguato e nell'essere preso sul serio come vittima di stalking.

Segnato da questi eventi, Gadd decide di trasformare la sua traumatica esperienza in un'opportunità creativa e terapeutica, prima con uno spettacolo teatrale e poi adattandolo in una serie televisiva. Questo percorso diventa un mezzo per il suo personale processo di guarigione e un modo per sensibilizzare il pubblico sulle realtà dello stalking e dell'abuso psicologico

ANALISI DEL MONOLOGO

Il monologo di Teri rivela molteplici livelli di complessità sia nel contesto della narrazione che nella dinamica dei personaggi. Attraverso le parole di Teri, emergono le tensioni e le insicurezze sottostanti nella relazione con Donny, e vengono messe in luce le profondità psicologiche di entrambi i personaggi. Teri esprime una critica velata ma incisiva verso Donny, insinuando che l'attenzione ossessiva ricevuta dalla sua stalker potrebbe essere in qualche modo gradita o addirittura ricercata da lui. La sua affermazione che "tutto questo ti piaccia" suggerisce una complicità implicita o un interesse nascosto da parte di Donny nella sua situazione di stalking. Questo può riflettere un'interpretazione di Teri sulle possibili ragioni psicologiche dietro la reazione apparentemente passiva di Donny di fronte alla persecuzione: un desiderio inconscio di essere desiderato o necessitato, anche in una forma così distorta e pericolosa. Il fatto che Teri abbia ricercato informazioni sull'ex detenuta e stalker indica una preoccupazione per la sicurezza e una volontà di affrontare realtà che Donny potrebbe aver ignorato o minimizzato.


La sua domanda su perché Donny non sia andato alla polizia solleva un punto cruciale sulla sua reattività (o la mancanza di essa) e sulla percezione della minaccia, suggerendo che Donny potrebbe non percepire la stalker come una minaccia reale o potrebbe provare empatia per lei, nonostante il pericolo oggettivo che rappresenta. Quando Teri suggerisce che l'amore "è decisamente più confortante quando è a senso unico," mette in discussione la natura del bisogno di Donny di sentirsi amato o ossessionato. Questo può indicare una dinamica più profonda nella quale Donny trova una forma distorta di conforto nell'essere l'oggetto dell'ossessione altrui, che può essere interpretata come una forma di conferma o attenzione, anche se negativa.

Conclusioni

Il monologo di Teri si trasforma in una riflessione più ampia sulla natura delle relazioni umane e sulle risposte individuali al trauma e alla persecuzione. "Baby Reindeer" ci invita a considerare come le nostre percezioni del bisogno e del desiderio possano essere modellate dalle nostre esperienze passate e dalle nostre vulnerabilità, evidenziando la complessità dell'interazione umana sotto stress estremo e la ricerca continua di connessione, comprensione e cura in un mondo imprevedibile e spesso pericoloso.

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