Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
La miniserie "Baby Reindeer", tratta da una storia vera, ci trascina attraverso un intenso e complesso tessuto di relazioni umane, esplorate attraverso la lente della persecuzione e del trauma personale. Attraverso il monologo finale di Martha, la serie ci offre una visione profonda dei tormenti interni di un personaggio che, nonostante le sue azioni discutibili, cerca di trovare significato e connessione in un mondo che spesso percepisce come ostile e freddo.
SEASON 1 EP 7
MINUTAGGIO: 26:23-27:53
RUOLO: Martha
ATTRICE: Jessica Gunning
DOVE: Netflix
INGLESE
That’s the thing I’ve always wondered. Why people meet, why people fall in love, that kind of thing. And I suppose that brings me to the baby reindeer thing. As I think you’re probably wondering. Basically, I had this wee cuddly toy when I was young. Went with me everywhere. Earliest memory I have, I think, was Christmastime. This old photo of me, sitting with this paper hat on my head and this baby reindeer beside me. Anyway, this reindeer was this cuddly, fluffy thing. It had big lips, huge eyes, and the cutest wee bum. I still have it to this day. It was the only good thing about my childhood. I’d hug it when they fought. And they fought a lot, you know? Well, you are the spit of that reindeer. The same nose. Same eyes. Same cute wee bum. It means so much to me. You… You mean so much to me. I’ve gotta go.
ITALIANO
Mi sono sempre fatta delle domande: perché le persone si incontrano? Perché le persone si innamorano? Questo genere di cose. Se ci penso questo è collegato alla storia della piccola renna, che forse non ti sei mai spiegato. In pratica quando ero bambina, avevo questo piccolo peluche, lo portavo sempre con me; è il primo ricordo che ho, Era il periodo natalizio. C'è una vecchia foto in cui sono seduta con un cappello di carta sulla testa e c'è una piccola renna accanto a me. Comunque, questa renna era così morbida, e soffice, aveva grandi labbra, occhi enormi, e il più bel culetto del mondo. Ce l'ho ancora oggi... era l'unica cosa bella della mia infanzia. La abbracciavo mentre i miei litigavano. Litigavano spesso, sai? Beh, tu sei identico a quella renna. Stesso naso, stessi occhi, stesso bel culetto... E' molto importante per me, tu... tu sei molto importante per me. Ora ti devo lasciare.
BABY REINDEER - LA MINISERIE
La miniserie "Baby Reindeer" su Netflix offre un'esplorazione intensa e a tratti disturbante delle dinamiche della persecuzione e dell'impatto psicologico che ne consegue. Richard Gadd, comico, ha trasposto una sua esperienza personale sullo schermo con una brutalità e onestà che catturano l'attenzione dello spettatore. La decisione di Gadd di interpretare il protagonista, Donny Dunn, arricchisce la narrazione, porta una genuinità e un'immediatezza particolare al racconto delle sue storie, che hanno quasi il sapore di una "prova giudiziaria". Donny, un comico dal successo limitato, si ritrova in una situazione spaventosa e assurdamente complessa quando un gesto di gentilezza verso una donna mentalmente instabile si trasforma in una serie di eventi che scatenano la sua ossessione per lui.
Il tono di "Baby Reindeer" oscilla tra il drammatico e il thriller, con sprazzi di commedia nera che alleggeriscono momentaneamente la tensione, ma servono anche a sottolineare la surreale realtà di essere perseguitati. Gadd utilizza il dialogo e le situazioni per esplorare temi come la colpa, il trauma e la vulnerabilità umana. La regia, affidata a Weronika Tofilska e Josephine Bornebusch, rende vivida la claustrofobia e l'isolamento che Donny sperimenta, e che a sua volta anche Gadd ha attraversato.
BABY REINDEER - STORIA VERA
La storia dietro "Baby Reindeer" è basata sulle traumatiche esperienze vissute da Richard Gadd, che ha subito un'intensa persecuzione da parte di una donna dopo un innocuo incontro mentre lavorava come barista. Un semplice gesto di cortesia, offrire un bicchiere d'acqua, ha scatenato una duratura ossessione. La donna ha iniziato a presenziare a ogni suo spettacolo, inviargli continui messaggi e apparire improvvisamente in luoghi a lui legati. Con il tempo, le azioni della stalker sono diventate sempre più invasive e minacciose, arrivando a contattare amici e familiari di Gadd e a diffondere informazioni false che mettevano in dubbio la sua sanità mentale. Questa persecuzione ha avuto un impatto profondo su Gadd, isolandolo e mettendo a dura prova la sua salute mentale, rendendo difficoltoso per lui ricevere aiuto adeguato. La mancanza di comprensione e supporto da parte di chi lo circondava ha accentuato la sua sensazione di solitudine e disperazione
Trasformare queste esperienze in un'opera teatrale e poi in una serie televisiva è stato un modo per Gadd di elaborare il trauma subito e di sensibilizzare il pubblico sulle difficoltà affrontate dalle vittime di stalking. Attraverso "Baby Reindeer", Gadd ha voluto mostrare quanto possa essere devastante questa forma di abuso e quanto sia cruciale riconoscerla e prenderla seriamente per offrire supporto adeguato a chi ne soffre.
Il monologo finale di Martha è una finestra nella sua psiche tormentata e rivela molto del suo modo di vedere il mondo e le sue interazioni. Attraverso questo discorso, Martha cerca di spiegare a Donny, e forse a se stessa, le ragioni del suo comportamento ossessivo e del suo attaccamento emotivo.
L'inizio del monologo pone delle domande esistenziali: "Perché le persone si incontrano? Perché le persone si innamorano?" Queste riflessioni introducono il tema del destino e del significato nelle relazioni umane, suggerendo che Martha cerca di trovare un ordine e una ragione nei suoi sentimenti e azioni, anche se questi possono sembrare irrazionali o dannosi agli altri.
Il riferimento alla "piccola renna" e al peluche della sua infanzia è simbolico e carico di nostalgia. Il peluche rappresenta un rifugio sicuro in un'infanzia altrimenti turbolenta, segnata dai litigi dei genitori. Il fatto che Martha associ Donny a questo oggetto trasmette la profondità del suo attaccamento emotivo: Donny è diventato per lei quel simbolo di conforto e sicurezza, un'ancora in un'esistenza altrimenti caotica e dolorosa.
L'identificazione di Donny con la renna riflette anche un idealizzazione di Martha; lei proietta su di lui le qualità del peluche—morbidezza, bellezza, e un'innocenza protettiva. Questa idealizzazione può essere vista come un meccanismo di difesa, una maniera per Martha di mantenere una connessione con qualcosa di bello e puro in un mondo che percepisce come freddo e ostile.
Il tono del monologo, e la scelta di una registrazione come mezzo di comunicazione finale, suggeriscono la consapevolezza di Martha della propria inadeguatezza a interagire con Donny di persona. C'è un senso di rassegnazione nelle sue parole finali, "Ora ti devo lasciare," che suggerisce una possibile presa di coscienza del danno causato o forse un ultimo tentativo di liberare se stessa e Donny dall'ossessione che ha dominato la loro relazione.
Questo monologo solleva anche questioni più ampie su come le persone gestiscono trauma, solitudine e la ricerca di connessione in modi che possono risultare autodistruttivi o distruttivi per gli altri.
Attraverso il monologo finale di Martha la serie, oltre a concludere il racconto delle sue esperienze, illumina anche le profondità della sua lotta interiore e il desiderio disperato di attaccamento e sicurezza. Questa parte del dialogo è essenziale per comprendere in parte il comportamento di Martha, e per riflettere su temi universali come la ricerca di amore e sicurezza, il peso del passato sui rapporti presenti, e la complessità dell'aiuto e della comprensione in situazioni di trauma emotivo.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.