Monologo - La Vendetta nel Padrino

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

"Il Padrino" di Francis Ford Coppola rappresenta un'opera senza tempo che esplora la complessità della vita mafiosa attraverso la famiglia Corleone. Il film si distingue per la sua trama intricata e personaggi memorabili, ma anche per i dialoghi profondamente significativi che riflettono temi universali come il potere, la vendetta e la lealtà familiare. Uno dei momenti più emblematici del film è il monologo di Don Vito Corleone, interpretato magistralmente da Marlon Brando, nel quale emergono il suo pragmatismo, la saggezza e la profondità dei suoi principi morali e strategici.

LA VENDETTA

MINUTAGGIO: 2:10:15- 2:12:05

RUOLO: Don Vito Corleone

ATTORE: Marlon Brando

DOVE: Netflix



INGLESE


You talk about vengeance. Is vengeance going to bring your son back to you, or my boy to me? I forgo the vengeance of my son. But I have selfish reasons. My youngest son was forced to leave this country because of this Sollozzo business. All right, now I have to make arrangements to bring him back here safely cleared of all these false charges. But I'm a superstitious man, and if some unlucky accident should befall him... if he should be shot in the head by a police officer, or if he should hang himself in his jail cell, or if he's struck by a bolt of lightning, then I'm going to blame some of the people in this room, and that I do not forgive. But, that aside, let me say that I swear, on the souls of my grandchildren, that I will not be the one to break the peace we have made here today.



ITALIANO


Tu parli di vendetta. Ma credi che la vendetta ti restituirà tuo figlio, o mio figlio a me? Io non voglio vendicare mio figlio ucciso. Ma è per egoismo che rinuncio. Un altro mio ragazzo ha dovuto lasciare questo paese, per via di quella storia con Sollozzo. E ora stiamo cercando il modo di farlo rimpatriare in tutta sicurezza, libero da quelle false accuse. Ma io sono superstizioso, sapete? E se gli capitasse, un incidente, e se pigliasse una palla nella testa da parte di qualcuno della Polizia? O se lo trovassero impiccato nella sua cella. O perfino se fosse colpito da un fulmine. Qualcuno dei presenti ne sarebbe responsabile e allora io non perdonerò. Ma… Tolto questo… vi prometto e vi giuro, sulla testa dei miei nipotini, che non sarò io a rompere la pace stipulata oggi.

IL PADRINO

"Il Padrino" è un film iconico del 1972 diretto da Francis Ford Coppola, basato sull'omonimo romanzo di Mario Puzo. Il film si delinea come un epico racconto della vita della mafia italo-americana, centrato sulla famiglia Corleone, guidata dal patriarca Vito Corleone.


La trama si snoda attraverso diversi decenni, iniziando nel 1945, quando Vito Corleone (interpretato da Marlon Brando), il rispettato e temuto capo della famiglia Corleone, rifiuta di appoggiare il finanziamento del traffico di droga, scatenando una serie di sanguinose rappresaglie da parte delle altre famiglie mafiose. Vito è un uomo d'onore e di principi, che gestisce i suoi affari con fermezza ma con una certa etica. È circondato dai suoi tre figli, Sonny, un uomo impulsivo e violento; Fredo, timido e insicuro; e Michael, interpretato da Al Pacino, che inizialmente si tiene lontano dagli affari di famiglia per perseguire una vita legittima e indipendente come veterano di guerra.


L'arco narrativo di Michael Corleone è centrale nel film. Inizialmente riluttante a partecipare agli affari della famiglia, Michael viene progressivamente coinvolto a seguito di un attentato fallito contro suo padre. La sua trasformazione da outsider a spietato leader mafioso è drammatica e tragica. Michael assume il comando della famiglia dopo che Vito si ritira e Sonny viene brutalmente assassinato. La sua ascesa al potere è segnata da astuzia, calcolo e brutalità, culminando nell'eliminazione sistematica dei suoi nemici durante il battesimo di suo figlio, un momento culminante che sottolinea il contrasto tra la sua vita personale e quella criminale.


Il film esplora temi di potere, lealtà, famiglia e il sogno americano, mostrando come questi si intreccino e confliggano. L'approccio di Coppola alla narrazione, unito alle prestazioni memorabili del cast, rende "Il Padrino" un'opera fondamentale nel cinema, non solo come film di mafia, ma come storia intima di perdita e corruzione personale.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Don Vito Corleone riflette il suo carattere e la sua filosofia di vita, enfatizzando temi di potere, vendetta, famiglia e responsabilità. Qui, Don Vito affronta la complessità della vendetta in un contesto di perdita personale, mostrando una saggezza matura e una visione pragmatica del potere. Don Vito riconosce che la vendetta non riporterà indietro i morti, né allevierà il dolore della perdita. La sua decisione di rifiutare la vendetta non è dettata dalla moralità, ma da un calcolo pragmatistico che prevede più perdite che guadagni. Il suo discorso rivela una preoccupazione predominante per la sicurezza e il benessere della sua famiglia, soprattutto di suo figlio Michael, che è stato costretto all'esilio. L'uso della superstizione nel discorso introduce un elemento di fatalismo e incertezza. Don Vito usa la superstizione come una strategia retorica per sottolineare la serietà delle sue parole e per creare un senso di paura e rispetto tra i presenti, facendo appello alla loro cautela nel trattare con sua famiglia.


Don Vito conclude il suo monologo promettendo di mantenere la pace tra le famiglie mafiose, ma la sua promessa è condizionata da una minaccia velata. Se a suo figlio dovesse accadere qualcosa, lui attribuirà la responsabilità ai presenti, e questa è una chiara dichiarazione che la sua pazienza ha dei limiti. Questa doppia natura del discorso mostra la sua abilità nel manipolare e controllare le situazioni.

CONCLUSIONE

La figura di Don Vito emerge come un colosso tragico la cui grandezza non è solo nel potere che esercita, ma anche nella saggezza con cui governa la sua famiglia e affronta i suoi nemici. Questo monologo contribuisce a delineare il personaggio di Don Vito, e incarna anche le tematiche centrali del film, rendendo "Il Padrino" un'opera che continua a influenzare e affascinare generazioni di cineasti e appassionati di cinema.

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