X-Men '97 - Un Resoconto Evolutivo

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Articolo a cura di...


~ ANNA GRAZIA BIANCAMANO

X-MEN '97


TEMPESTA: Speravamo solo che alcuni umani avessero superato il passato.

GYRICH: Davvero credevate che avremmo lasciato che i mutanti conquistassero il pianeta? Che non avremmo reagito?

TEMPESTA: La vostra crudeltà ha solamente reso l’umanità più solidale con la nostra causa.

GYRICH: Oh davvero? No è una moda, Tempesta. Passeggera. Guardi il mio amico mutante. Ma sotto tutto questa solidarietà di moda le persone comuni sanno che quanto più spazio facciamo per la vostra gente tanto meno ne lasciamo per la nostra. Quindi possiamo anche mostrarci tolleranti ma conosciamo la cruda verità. La tolleranza è estinzione!

CICLOPE: Dieci anni Gyrich! Sta’ a lei vincerli o perderli!

GYRICH: Ho vinto il giorno in cui ho ucciso l’uomo che voi fenomeni da baraccone ammirate e lei merita una lode per l’impegno signor Summers ma sappiamo entrambi che lei non è Charles Xavier.

GUARDA GUARDA LA', C'E' UN GRUPPETTO DI...


Immmaginate di guardare l’opera “Protesta di uccelli” di Banksy e di vedere sul lato destro più di un protagonista dall’aspetto “esotico”. L’unicità di ogni singolo essere umano ha più volti, eppure nel 2024 s’innescano ancora strani meccanismi della mente che osteggiano questa unicità considerandola “diversità”.

La conseguenza è lo Stigma Sociale che si traduce in stereotipi, pregiudizi e discriminazioni.


Gli X-men sono un gruppo di persone che a causa di una particolare mutazione genetica (gene-X) sono dotati di caratteristiche superiori ai naturali limiti umani. Sono nati ufficialmente in casa Marvel grazie a Stan Lee e Jack Kirby il 7 luglio 1963 preceduti dai grandi nomi dei Fantastici 4 (1961) e di Spider-Man (1962).


Con loro viene introdotta la possibilità dello stato evolutivo in “Homo

Superior” riprendendo l’idea dal romanzo di fantascienza “More than Human” di Theodore Sturgeon tradotto in italiano col titolo “Nascita del Superuomo” (1953).

Il fascino degli X-Men risiede nel loro essere rappresentativi di tutte le categorie discriminate ed emarginate dal tortuoso percorso storico delle lotte per i diritti civili con l’obiettivo di raggiungere quel sogno di uguaglianza che nell’anno in cui nacquero i Mutanti Marvel fu espresso da Martin Luther King nel suo celebre discorso “I have a dream”.


Ma le prime avventure degli X-Men erano un po’ banalotte. I primi autori

appartenevano a categorie privilegiate per cui non avendo esperienza diretta di un punto di vista verosimile dei loro personaggi, riducevano la trama all’allenamento e al potenziamento delle capacità dei protagonisti tramite l’aiuto di un mentore, il Professor X/Charles Xavier.

L’intento pedagogico poteva nascondere in realtà lo stesso tentativo di prevenzione e controllo sociale che osteggiava i diversi. Chi proteggono i mutanti? Il sempre bisognoso e recidivo genere umano.

Bisogna aspettare il 1975 con gli interventi dell’attore, scrittore e fumettista Chris Claremont sulle storyline degli X-men: non più un’allegoria dell’adolescenza ma un percorso a 360 gradi che parte dalle mancanze e dalle fragilità quotidiane di ogni singolo mutante all’inglobare tematiche attuali più ampie ed elementi più frivoli e piccanti tipici delle soap opere.

Tra il ’92 e il ’97 andò in onda X-Men: The Animated series, in italiano

Insuperabili X-Men” che coniuga tutti gli aspetti migliori e apprezzati della storia fumettistica.

DALLA MARVEL AL MCU


Tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90, i fumetti degli X-Men vissero un vero e proprio boom di popolarità. Questo successo portò, nel 2000, alla realizzazione di una trilogia cinematografica che ebbe un impatto molto positivo sulla carriera di attori come Hugh Jackman e Halle Berry. La trilogia, prodotta dalla 21st Century Fox che all'epoca deteneva i diritti sugli XMen, ebbe grande successo, ma gli spin-off e i prequel ad essa collegati non ebbero la stessa fortuna, registrando alti e bassi.

La creazione del Marvel Cinematic Universe (MCU) che segnò l’ascesa e

l’affermazione dei cinecomics non poteva ancora includere gli X-Men, né tantomeno nominarli.Tutto cambiò nel 2019 quando la Disney acquisì la Fox. Questo significava che i diritti sui Mutanti tornavano a "casa", la Casa delle Idee.


L'attesa dei fan non fu vana:

  • Maggio 2022, Professor X fa la sua comparsa come membro degli Illuminati e rappresentante della sua comunità di eroi in "Doctor Strange nel Multiverso della Follia".
  • Luglio 2022, nel sesto episodio della serie TV "Ms. Marvel". Kamala Khan scopre di avere una mutazione genetica, mentre in sottofondo parte la sigla della serie animata degli X-Men.
  • Novembre 2023, nella scena post-credit del film "The Marvels", Bestia si prende cura di Monica Rambeau.
  • Luglio 2024 Wolverine apparirà in “Deadpool & Wolverine” per coniugare i trascorsi Fox con i nuovi obiettivi Marvel per Terra-1999999.


X-MEN '97: UN'IMMERSIONE EPICA TRA PASSATO E PRESENTE


La serie disponibile su Disney+ dal 20 marzo 2024, è un sequel diretto ma anche un revival di Insuperabili X-Men. L'episodio d'esordio narra il rapimento di Roberto Da Costa (Sunspot) da parte degli "Amici dell'umanità", salvato dai mutanti Ciclope, Tempesta e Alfiere. La sua storia ricorda quella di Jubilee, che nel primo episodio della serie originale entrava nella squadra degli X-Men mentre maturava un percorso di accettazione della sua natura frenato dalle conseguenze che questo poteva arrecare al legame con i genitori.

La serie si compone di soli 10 episodi con un’uscita a cadenza settimanale e ci riporta nel 1997 facendoci rivedere i walkman e i primi cellulari, gli outfit un po’ strani. Il ritmo della narrazione è incalzante con un’escalation imprevedibile che porterà i fan a chiedersi: cosa accadrà ora?


Il punto di forza è nell’averci riportato i personaggi esattamente come li ricordavamo, rispettando ogni loro singola peculiarità. Vi sono addirittura citazioni nelle foto e nei sogni delle copertine dei fumetti e scene terrificanti alla Nightmare. Alcune visivamente apocalittiche come quelle dell’Attacco dei Giganti.


Ho apprezzato in modo particolare l’iconicità di Magneto che torna in una veste un po’ diversa ma mi sono chiesta quanto le sua forma mentis possa toccare le corde delle generazioni di ora, parlo di quelle che hanno trovato un clima di reazione al bullismo e alla discriminazione. Vi lascio con questa domanda riportando il suo monologo:


Da ragazzo le case della mia gente furono ridotte in cenere perché osavamo chiamare Dio con un altro nome. Poi la mia gente diede la caccia a me con quelli che un tempo l’avevano data a loro. Io ero un mostro. Nato Mutante. Un abominio per i loro dèi chiamati in modo sbagliato. Nel triste canto della storia c’è un ritornello: se

credi in modo diverso, se ami in modo diverso, sei di sesso o pelle diversa, sarai punito. Intoniamo questo canto gli uni agli altri. Gli oppressi diventano oppressori. Xavier questo lo sapeva e sognava che avremmo potuto cambiare, trovare armonia.

Un futuro in cui umani e mutanti potessero rompere col passato e alla fine… Voi sostenete che la giustizia è attesa da tempo? Certo ma lo è anche la guarigione.

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