La regola delle relazioni: Analisi del dialogo tra Gigi e Alex in \"La verità è che non gli piaci abbastanza\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

La verità è che non gli piaci abbastanza

La verità è che non gli piaci abbastanza (titolo originale: He's Just Not That Into You, 2009) è un film corale tratto da un libro scritto da Greg Behrendt e Liz Tuccillo, due autori legati alla serie Sex and the City. Nonostante possa sembrare, a prima vista, una commedia romantica come tante, quello che fa è mettere sotto lente d’ingrandimento un certo tipo di dinamiche sentimentali, spesso scomode, che ruotano attorno alle illusioni, ai fraintendimenti e alla dura realtà dei rapporti. Il film adotta una struttura episodica, con diversi personaggi le cui storie si intrecciano in un mosaico che gira tutto attorno a un tema centrale: quando qualcuno è davvero interessato a te, lo dimostra chiaramente. Se non lo fa, molto probabilmente non lo è.

Questa idea viene esplorata attraverso una serie di situazioni che coinvolgono relazioni in crisi, amori non ricambiati, tradimenti, tentativi goffi di interpretare i segnali dell’altro e la paura, diffusa, di restare soli.

Gigi (Ginnifer Goodwin)

È la classica ragazza alla ricerca del grande amore, ma continuamente delusa. Analizza in modo quasi ossessivo ogni piccolo gesto o parola degli uomini con cui esce, sperando che dietro ogni silenzio ci sia una qualche forma di interesse. Incontra Alex (Justin Long), barista e amico di uno dei ragazzi che ha frequentato, che inizia a farle da “consulente sentimentale” dicendole – brutalmente – che se un uomo è interessato, la chiama. Se non lo fa, è perché non gli piaci abbastanza.

Alex (Justin Long)

È il cinico “realista” del gruppo. È quello che demolisce tutte le illusioni romantiche di Gigi, ma lo fa in maniera quasi terapeutica. La dinamica fra loro due è interessante perché sovverte le aspettative: nel momento in cui Gigi smette di rincorrere illusioni, qualcosa cambia anche in Alex.

Beth (Jennifer Aniston) e Neil (Ben Affleck)

Stanno insieme da anni, vivono una relazione stabile, ma lui non vuole sposarsi. Lei lo accetta, fino a che non esplode. La loro storyline mette in discussione l’idea di impegno, il valore simbolico del matrimonio e cosa significhi sentirsi riconosciuti in una relazione.

Janine (Jennifer Connelly) e Ben (Bradley Cooper)

Sposati. Lei iper-controllante, lui irrisolto. Entra in scena Anna (Scarlett Johansson), giovane aspirante cantante, ed è qui che parte la storyline del tradimento. Il triangolo è molto freddo, in senso voluto: mette a nudo quanto una relazione possa diventare un contratto più che un legame affettivo, e quanto spesso ci si nasconda dietro la routine per evitare di affrontare i vuoti.

Anna (Scarlett Johansson), Ben (Cooper) e Connor (Kevin Connolly)

Anna è attratta da Ben, che è sposato, e respinge Connor, che invece la ama. Connor è l’uomo gentile che viene spesso messo da parte in queste dinamiche. La storia esplora il fascino del proibito, ma anche il modo in cui spesso le persone sono attratte da chi non le vuole, e viceversa.

Il dialogo

Gigi: Ginnifer Goodwin
Alex: Justin Long

Alex: Senti, mi sembri una ragazza a posto, quindi voglio essere sincero con te: Conor non ti chiamerà mai.

Gigi: Ah, davvero? E come lo sai?

Alex: Perché sono un uomo, e noi facciamo così.

Gigi: Ha detto che era stato bello conoscermi!

Alex: Non importa se ha detto che eri la sua donna preferita dopo sua madre e… Joanie di “Happy Days”. È passata più di una settimana, giusto Gigi? E non ti ha chiamata.

Gigi: Ma forse ha chiamato e non ho ricevuto il messaggio, o forse ha perso il mio numero, o è fuori città, o è stato investito da un camion, o gli è morta la nonna!

Alex: O forse non ti ha chiamata solo perché non gli interessa rivederti.

Gigi: Sì… Ma la mia amica Terry una volta è uscita con un uomo che non l’ha richiamata, lei lo aveva completamente dimenticato, dopo più di un anno l’ha rincontrato per caso, e alla fine loro due…

Alex: Sì, la tua amica Terry è un’idiota ed è anche un’eccezione, tra parentesi un’eccezione rara!

Gigi: Ok, ok… ma se fossi anch’io un’eccezione?

Alex: No, non sei un’eccezione, per niente, anzi tu sei la regola e la regola è questa: se un uomo non ti chiama, non vuole chiamarti!

Gigi: Davvero?

Alex: Si.

Gigi: Sempre?

Alex: Sì, sempre. Senti, so com’è quando si scarica una donna, io lo faccio spesso e volentieri, perciò fidati di me se ti dico che se un uomo si comporta come se non gliene fregasse un cazzo di te… Non gliene frega un cazzo di te davvero! Senza eccezioni!

Gigi: … Grazie! Mi hai dato molto su cui riflettere!

Analisi dialogo

Questo dialogo tra Gigi (Ginnifer Goodwin) e Alex (Justin Long) è probabilmente il cuore concettuale di tutto La verità è che non gli piaci abbastanza. Qui il film smette di essere una commedia romantica in senso classico e diventa una sorta di “manuale” brutale, cinico e diretto sul corteggiamento, sulle aspettative sbagliate e su quello che succede quando si cerca di interpretare i segnali dell’altro invece di guardare i fatti. Gigi rappresenta la persona che vuole credere che dietro ogni silenzio ci sia una ragione, magari romantica o tragica: il messaggio non ricevuto, il telefono perso, la nonna morta, l’investimento da un camion (!). Alex è la voce del realismo, quella parte che tutti abbiamo ma che spesso ignoriamo: "Se qualcuno ci tiene, trova il modo di fartelo sapere."

Il tono di Alex è schietto, ma non cattivo. È quasi terapeutico. Sta cercando di spezzare una catena di illusioni che – lo capiamo tra le righe – Gigi ripete da tempo. Quando Gigi tira fuori la storia dell’amica Terry, sta facendo quello che molti fanno nelle relazioni: cerca l’eccezione alla regola per giustificare un comportamento sbilanciato. Ma Alex le dice chiaramente: "La tua amica è un’idiota… ed è un’eccezione rara." Una battuta che, detta così, può sembrare eccessiva, ma che serve ad abbattere il muro della negazione.

Questo è il passaggio chiave:

“Tu non sei un’eccezione. Tu sei la regola.”

È una frase che colpisce perché si scontra direttamente con la narrativa romantica che ci accompagna da sempre, quella che ci fa pensare che ognuno di noi, se crede abbastanza, troverà una storia d’amore fuori dal comune. Qui invece arriva la realtà: le dinamiche amorose spesso seguono uno schema, e quel che conta non è cosa viene detto, ma cosa viene fatto. Anche se Alex si presenta come quello cinico, osservandolo bene, dietro la freddezza c’è una certa forma di protezione. Sta cercando di farle capire qualcosa che potrebbe salvarla da mesi, anni, di false speranze. E lo fa da uomo che ha “scaricato molte donne”, quindi conosce l’altra faccia della medaglia. Non si giustifica, ma offre uno sguardo interno. È come se le dicesse: "Ti sto mostrando il dietro le quinte. Fidati."

La battuta finale:

Gigi: “…Grazie! Mi hai dato molto su cui riflettere.”

Non è ironica. È vera. È la prima volta nel film che Gigi sente qualcosa che la ferisce ma che, proprio per questo, la fa crescere. È l’inizio della sua evoluzione. Non è più solo una ragazza ingenua che aspetta telefonate. Sta imparando a leggere i fatti, non le illusioni. 

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