Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Non giudicare un libro dalla copertina.
~BELLE
VOGLIO AVVENTURE IN LUOGHI SCONOSCIUTI!
In un mondo dove la realtà supera spesso la finzione, ci imbattiamo in storie che ci toccano il cuore e ci lasciano senza fiato. Oggi, vorrei condividere con voi una scena particolarmente commovente del film "E venne il giorno", diretto da M. Night Shyamalan. In questo film, la bellezza e la complessità delle relazioni umane emergono in un contesto di crisi e disperazione. Vi invito a esplorare con me questa scena, un dialogo che racconta le emozioni più delicate in situazioni disperate.
ANALISI DIALOGO FINALE "E VENNE IL GIORNO" TRA ZOOEY DESCHANEL E MARK WAHLBERG
TRAMA
Una giornata apparentemente come le altre si trasforma in una situazione incomprensibile e terrificante. Inizia con un inspiegabile e improvviso comportamento suicida di massa a Central Park, New York, e presto si estende in una crisi nazionale. La causa di questo fenomeno è sconosciuta, creando terrore e confusione a macchia d'olio. Elliot Moore, un professore di scienze, cerca di sfuggire a questa misteriosa crisi insieme a sua moglie Alma e a un amico e sua figlia. Mentre cercano di mettersi in salvo, si trovano ad affrontare il pericolo esterno, ma anche le tensioni e i dubbi all'interno del gruppo con cui si metteranno alla ricerca di una soluzione. La natura stessa sembra essersi rivoltata contro l'umanità, con ipotesi che suggeriscono che potrebbe essere una sorta di difesa della Terra contro gli esseri umani.
IL REGISTA
M. Night Shyamalan è un regista, sceneggiatore e produttore noto per la sua affinità con i film che esplorano il soprannaturale e l'insolito, con un tocco di mistero e sorpresa. Nato in India e cresciuto negli Stati Uniti, Shyamalan ha un talento unico nel creare storie che catturano l'immaginario collettivo, costringendoci a riflettere su ciò che è reale e cosa no. Famoso per film come "Il sesto senso", "Cerchi nel grano" e la saga di "Unbreakable", ha un dono speciale nell'usare il cinema come uno specchio per esplorare le paure, le speranze e i dilemmi umani. Con "E venne il giorno", Shyamalan si avventura in un territorio leggermente diverso, esplorando i temi dell'ambiente e della fragilità umana di fronte alle forze della natura. Un film di forte impatto ambientale.
I PROTAGONISTI E GLI INTERPRETI DEL DIALOGO
Elliot Moore (Mark Walhberg): un professore di scienze, un uomo razionale e logico, dedicato alla sua professione. Ciò che lo rende veramente speciale è la sua capacità di mostrare empatia e comprensione nei confronti degli altri, soprattutto in momenti di crisi. Rappresenta la razionalità umana e il desiderio di trovare spiegazioni scientifiche ai fenomeni incomprensibili, un aspetto che mi affascina particolarmente. Elliot è anche un uomo che lotta con problemi personali, in particolare nella sua relazione con Alma, offrendo una dimensione più profonda e vulnerabile al suo carattere.
Alma Moore (Zooey Deschanel): la moglie di Elliot, una donna che affronta le proprie insicurezze e dubbi, in particolare riguardo al loro matrimonio. La sua relazione con Elliot è tesa e complicata, ma il pericolo imminente e la crisi che devono affrontare insieme li porta a riconsiderare i loro sentimenti e la loro connessione. Alma è delicata e riflessiva, portando un senso di realismo emotivo al film.
ED ECCO LA SCENA!
In un capitolo straziante e toccante di "E venne il giorno", ci troviamo in una scena intensamente emozionale che si svolge in una fattoria isolata, appartenente alla signora Jones. Qui, Elliot e Alma, insieme alla figlia, si trovano di fronte a una situazione disperata.
La signora Jones, colpita dal contagio misterioso che sta devastando il mondo, inizia un comportamento autodistruttivo, prendendo a testate violente le mura di casa e arrivando a sfondare una delle finestre, portando l'aria contaminata che invade la casa. Elliot, in un istinto di sopravvivenza, si rifugia in una stanza sigillata, l'unico posto sicuro rimasto. Ma il suo cuore è altrove: con Alma e la bambina, rifugiate in un capanno vicino. Tra loro e Elliot, solo un mare di aria tossica e un sottile tubo di comunicazione.
In questo momento di estrema tensione, il dialogo tra Elliot e Alma si svolge attraverso il tubo, come un filo sottile che collega le loro vite. La conversazione è carica di emozione, paura, e un senso di urgenza che permea ogni parola. Parlano della morte imminente, della natura che si è ribellata, e dei ricordi dei momenti felici trascorsi insieme. Questo dialogo è una danza tra la speranza e la disperazione, tra l'amore e la paura della perdita.
Elliot e Alma, separati da una barriera fisica ma uniti da un legame emotivo, condividono ricordi intimi e personali. La scena si chiude con una decisione coraggiosa di Elliot, che sceglie di affrontare il pericolo pur di essere vicino a Alma, in quello che potrebbe essere il loro ultimo momento insieme.
ED ORA... IL DIALOGO
ELLIOT: Alma!
ALMA: Buongiorno, Elliot! Sembra quasi che tu sia qui.
ELLIOT: Chiudi la porta e la finestra, Alma.
ALMA: Perché?
ELLIOT: La signora Jones è morta; chiudi tutto!
ALMA: Chiudi la porta, Jess!
ELLIOT: Avete chiuso tutto?
Elliot si appoggia vicino al tubo.
ELLIOT: Mi dispiace, Alma.
ALMA: Che sta succedendo, Elliot?
ELLIOT: Sta arrivando qui. E' incredibile che le piante stiano provocando tutto questo. Quando è successo era là fuori da sola. Sembra che siano diventate ancora più forti.
ALMA: E' troppo pericoloso uscire adesso, vero?
ELLIOT: Si.
ALMA: Questa è la fine. Vorrei che fossi qui.
ELLIOT: Anch'io. (Elliot si tocca l'anello) Ti ricordi il nostro primo incontro? Eri così silenziosa.
ALMA: Mi comprasti l'anello dell'umore.
ELLIOT: Quando lo mettesti divenne viola.
ALMA: E tu dicesti: "Questo vuol dire che sei innamorata".
ELLIOT: E cominciasti a parlare.
ALMA si avvicina al buco.
ALMA: Poi abbiamo guardato il foglio delle spiegazioni, e c'era scritto che viola voleva dire che eri eccitata. Ti era piaciuto un sacco.
ELLIOT: Non me l' aspettavo.
ALMA: Il tuo divenne... blu. Voleva dire tranquillo.
ELLIOT: Si...
ALMA: Che colore era l'amore?
ELLIOT: Non me lo ricordo.
ALMA: Nemmeno io.... Elliot?
ELLIOT: Si?
ALMA: Niente. Volevo solo essere sicura che tu fossi ancora lì.
ELLIOT: Non è giusto che finisca tutto così. Se devo morire, voglio essere lì con te. Quindi adesso esco da questa casa e vengo lì.
ALMA: Elliot, no!
ELLIOT e ALMA escono di casa.
SI, SONO STATA IO CHE HO LIBERATO IL PRIGIONIERO
Elliot e Alma, con il loro dialogo attraverso il tubo, ci insegnano che la forza dell'amore può superare qualsiasi ostacolo, anche la fine imminente. È una lezione che porto nel cuore, come un ricordo prezioso di come le storie, proprio come i libri più amati, possano ispirarci e guidarci attraverso i momenti più bui. Spero che questa scena vi abbia toccato come ha toccato me, ricordandoci che, non importa quanto sia difficile la situazione, non siamo mai veramente soli quando abbiamo qualcuno da amare.
Con amore e ispirazione,
Belle.
C'è qualche scena della quale vorresti parlare con me? Scrivici!
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.