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Angel Dust: Se volete girare uno spot, vi suggerisco di sfruttare il sensuale talento e celebrità che avete proprio qui!
Vaggie: Angel tu sei una pornostar!
Angel Dust: Star! Star del porno! I peccatori più arrapati butteranno giù i muri a randellate per entrare.
Vaggie: Noi un porno come spot non lo giriamo!
Angel Dust: Perché no? Il sesso vende! Tira. Filmate me che ci dò dentro con il “Signore belle parole con la voce radio” da paura e sarete subito inondati da dannati desiderosi di alloggiare in questo strampalato hotel.
Alastor: Ahaha ti piacerebbe. Scordatelo!
Charlie: Angel apprezzo che tu voglia usare le tue… speciali abilità per ehm attrarre gente qui ma sul serio, io non voglio sfruttarti. Abusare di te!
Angel Dust: Oh! Ti prego baby, questo corpo è fatto per essere sfruttato! Ho le braccia, la resistenza, ho le gambe, ho la capacità polmonare, ho le gaaaambe, …
In Hazbin Hotel è difficile scegliere un solo personaggio preferito, persino quelli che compaiono poco come Carmilla Carmine creano una risonanza nello spettatore.
Ma se si dovesse stillare una classifica tra i primi posti ci finirebbe di sicuro Angel Dust.
Il suo vero nome è Anthony, lo leggiamo sul contratto che compare nell’episodio 4 intitolato “Masquerade” (Messinscena).
Nella sua esistenza terrena era il figlio di una famosa famiglia malavitosa di origini italiane che abitava a New York. Morì nel 1947 in seguito a un’overdose ma sebbene il suo nome d’arte faccia riferimento alla fenciclidina, nella realtà questa droga verrà creata negli anni ‘50.
Una volta giunto all’inferno nelle sembianze di un ragno antropomorfo, riprende il consumo abituale di droga ed entra nell’industria del porno diventando uno degli attori più famosi.
Il suo occhio sinistro con la sclera di colore nero ci rivela che è sotto contratto parziale: ha firmato un patto con uno dei più potenti e sadici Overlords, Valentino of Pride, membro delle “Tre V” e titolare
della casa di produzione pornografica più importante dell’Inferno.
In Angel Dust, l’autrice Vivienne Medrano compie una vera e propria rottura dai canoni di rappresentazione di un personaggio queer che fa un lavoro considerato moralmente degradante. Nella prima puntata, Angel ci viene presentato con un atteggiamento consapevole delle proprie
potenzialità e capacità come professionista.Si parte proprio da quella comicità che innesca quel meccanismo in cui viene identificato con la
funzione di rendere spiritosa l’atmosfera. Abbiamo visto per tanti anni storie in cui questi personaggi possono essere raccontati in due modi: o in modo drammatico e struggente o parodizzando aspetti non binari per far passare un’accettazione che in realtà è subordinata a far risaltare gli altri comprimari.
È difficile spiegare in quanti modi sottili e anche inconsapevoli, il punto di vista di chi scrive e dirige abbiano veicolato messaggi e retaggi di una società che sminuisce, compatisce e osteggia chi non rientra negli standard; persino un eroe con qualità troppo positive deve avere una debolezza o un difetto per renderlo “amico”. Non puoi essere qualcuno che toglie le certezze o mette in crisi i sistemi degli altri.
Angel Dust è un personaggio che non vive per andare incontro alle pretese dello spettatore, è un personaggio che è caratterizzato da tutti quegli aspetti destinati a essere criticati e sminuiti ma in Hazbin Hotel tutto questo non avviene. I personaggi vengono amati per chi sono veramente. Vediamo le loro reazioni anche quando non le vedono gli altri. Ci hanno insegnato che bisogna migliorare, lavorare sui propri difetti e responsabilizzarci ma nessuno ci ha insegnato da dove partire: amare se stessi, la propria unicità e ammettere i propri errori.
Angel sa cosa gli piace e cosa non gli piace, è una persona attiva e artefice del proprio destino. Il fatto che si sia ritagliato uno spazio di fuga, un angolo di respiro dalla violenza fisica e psicologica che
subisce quotidianamente da parte di Valentino è sintomo di una volontà che non si rassegna e cerca di liberarsi. Sa difendersi in caso di pericolo e sa attaccare. Inizia il percorso nell’Hazbin Hotel per convenienza ma gradualmente, dopo aver trovato un ambiente che percepisce come casa e degli amici con cui sta bene, riduce la possibilità di assumere droghe e alcolici. Questo passaggio possiamo notarlo tra l’Angel del pilot e l’Angel della serie. Addict è una canzone non presente all’interno del pilot ma richiesta a gran voce dal fandom italiano. È uscita sui social ufficiali di Music Bento tra il 28 e il 29 febbraio 2024 adattata da Rossa Caputo e
Rocco Garzetti, con l’aggiunta di una parte rap creata da Federico Campaiola. Il tutto registrato nello Studio 111 da Giorgio Paoni.
Il doppiatore ufficiale Riccardo Suarez è tornato nei panni dell’Angel degli esordi con lo sguardo maturo di chi l’ha vissuto nel suo percorso futuro. Questo brano racconta i bisogni e i desideri dietro alle
dipendenze.
“C’È UN SACCO DI GENTE CHE SI CHIEDE SE ANGEL SIA UN MASCHIO O UNA FEMMINA”
Riccardo Suarez in una live sul canale Youtube di Violetta Rocks ha dichiarato:
In realtà io sono contento quando leggo questi commenti perché quando l’ho interpretato pensavo attivamente di dire: io gli darò un’interpretazione assolutamente fluida. Non è che volevo renderlo non binary. Essendo un personaggio che ha sia dei tratti stereotipicamente femminili e dei tratti stereotipicamente maschili perché non mettergli entrambi in un gran minestrone senza dover per forza sottolineare, che ne so? il fatto che sia un maschio.
La forza della performance di Suarez è quella di aver restituito tutto di Angel, di aver dato significato a ogni singola battuta pronunciata. Niente è stato buttato e il rischio di andare in over acting evitato perché alla base c’è stato grande rispetto e stima dell’esistenza di questa creatura.
Il doppiatore è stato il tramite.
Questa è la vita che mi piace
Un altro amante e tante telecamere
E l'illusione di scegliere
Yea-yea-yeah
Avrei dovuto immaginarlo
Ma con il fuoco del tuo sguardo mi porti via
Brucia come la tua bugia
Yea-yea-yeah
E' un inferno tutto mio
Me lo sono scelto io
Tu sei il mio veleno
Dammi il tuo veleno
Non posso farne a meno
Mi scivola in gola e va giù
Veleno
Ne sono pieno
Anche questa notte per me forse è l’ultima-ah-ah-ah-ah
Dimmi che ti piace, baby
Sono tuo, fa ciò che più ti va-ah-ah-ah-ah
Un giorno tu mi ucciderai col tuo veleno
Mentire è il mio mestiere
So sempre quando quel che dico ti piacerà
Rinuncio alla mia identità
Yea-yea-yeah
E l'orgoglio che io ho fino in fondo ingoierò
Tu sei il mio veleno
Dammi il tuo veleno
Un gusto che mi strozza
Mi scivola in gola e va giù
Veleno
Ne sono pieno
Anche questa notte per me forse è l’ultima-ah-ah-ah
Dimmi che ti piace, baby
Sono tuo, fa ciò che più ti va-ah-ah-ah
Un giorno tu mi ucciderai col tuo veleno
Muoio, è troppo il veleno
Anche se tu mi riempi, non sono pieno
Del veleno, così mi avveleno
Questa notte spero soltanto che sia l’ultima…
Morirei per te
Se non l’avessi fatto giàSono dannato e
Lo sarò per l’eternità
Ma va bene così
è bastato un attimo e ho perso il mio battito
Io dico di sì
A quel che mi piace so che mai ci rinuncerò
È la mia vita non cambierà, può essere tua o di chi pagherà
Bruciamo insieme almeno finché assaggerai il cielo in una botta con me
È una droga quel che sento e per questo non mi pento,
sto vivendo nel peccato e mi piace così
inalando la mia anima con le dmt
è una droga il piacere e mi sembra d’impazzire
non cercare di fermarmi, io non smetterò mai perché un demone così non lo redimerai.
(Cherri Bomb) Ho amato ma, all’inferno ci sto da un po’
Io non ho più pietà perciò distruggo e distruggerò
E non mi fermerò
Non importa chi esploderà
Lo faccio perché mi va
E intanto lo so che il mio arsenale è l’amore che fa per te
E che ci vuoi fare se morirai
Sarà solo il prezzo che tu pagherai
Rinuncia ai rimpianti almeno finché
Assaggerai il cielo in una botta con me
Parte RAP: Se la notte mi diverto, staccherò la spina questo buio me lo prendo, lo so che non mi penso, mi sa che non rallento, sono
dipendente da quello che non sento perché rimane impresso, essere me stesso quando sei depresso, versami da bere e non fermarti fallo bene mentre ballo come viene, quasi quasi mi conviene andare a vomitare al cesso.
Questa è la mia vita, regna follia, c’è chi vede la tristezza e chi la poesia, basta che ci metti dentro un po’ di pazzia se vuoi fare la
morale beh tu vai via, e se vuoi lasciarti andare fallo con me. Non temere di cadere tanto non c’è niente che può farti male qui e sai
perché? Siamo tutti matti all’Hazbin Hotel!
È una droga quel che sento e per questo non mi pento
Sto vivendo nel peccato e mi piace così
Inalando la mia anima con le dmt
È una droga il piacere
E mi sembra d’impazzire
Non cercare di fermarmi io non smetterò mai
Perché un demone così tu non lo redimerai.
Perché un demone così tu non lo redimerai.
È una droga il piacere
E mi sembra d’impazzireNon cercare di fermarmi io non smetterò mai
Perché un demone così tu non lo redimerai.
È una droga il dolore
Tutto il resto è rumore
Sento scorrere il veleno ovunque dentro di me
È un piacere che fa male mi ricorda di te.
È una droga quel veleno
Rende bello ciò che è osceno
Anche se la redenzione non è fatta per me,
forse non è così male questo Hazbin Hotel!
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