Menomale che ci siete voi - Uno spettacolo di Marta Gervasutti

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Articolo a cura di...


~ LUCA FERDINANDI

Menomale che ci siete voi

La commedia tutta al femminile "Menomale che ci siete voi", scritta e diretta da Marta Gervasutti, debutta al Teatro Kopò di Roma, (Via Vestricio Spurinna 47) nel quartiere Don Bosco-Cinecittà, vicino alla fermata MM Numidio Quadrato.


L'appuntamento è per domenica 7 luglio alle ore 21:00.


Questa pièce teatrale mette in luce il ruolo degli uomini nella genesi, evoluzione e perpetuazione della disparità di genere, a livello globale. La commedia si propone di ampliare il dialogo intorno al test di Bechdel, che valuta la presenza di almeno due donne in scena che parlano di temi non legati agli uomini.


La narrazione si interroga su quanto ancora oggi possiamo considerare la società come "un mondo degli uomini" e sul peso del pregiudizio maschile e sociale sulle esperienze delle donne, esplorando anche il tema della sorellanza e la libertà di scelta senza competizione.


Le protagoniste, Francesca (Agnese Troccoli), Camilla (Giada Iacono) e Rebecca (Federica Mumoli), ci conducono attraverso un viaggio di autoaffermazione personale e professionale, trattando argomenti come l'amore, il sesso, il lavoro e la maternità, il tutto in un mondo parallelo dalle coordinate diverse dalla nostra realtà.


Dato che siamo in un Blog di Cinema, mi piacerebbe darvi qualche info in più, per avvicinarvi a questa operazione che spero seguiate da vicino. Partiamo con ordine: che cos'è il Principio di Bechdel?

GIADA IACONO, DAL CAST DI "MENOMALE CHE CI SIETE VOI"

Il principio di Bechdel

Il test di Bechdel è uno strumento utilizzato per valutare la rappresentazione delle donne nei film e in altre forme di media. Sebbene sia semplice nella sua struttura, il test ha suscitato un'ampia discussione sul ruolo e la visibilità dei personaggi femminili nel cinema.


Il test prende il nome dalla fumettista americana Alison Bechdel, che lo ha introdotto nel 1985 in una striscia del suo fumetto "Dykes to Watch Out For". In una vignetta intitolata "The Rule", un personaggio femminile descrive i suoi criteri per scegliere un film da vedere.


Per superare il test, un film deve soddisfare tre criteri:


1) Devono essere presenti almeno due donne;

2) Queste donne devono parlare tra loro;

3) La conversazione deve riguardare qualcosa di diverso da un uomo.


Il test di Bechdel è stato utilizzato come indicatore della presenza e dell'importanza dei personaggi femminili nei film. La semplicità del test permette un'analisi rapida e può mettere in luce la sproporzione di personaggi maschili rispetto a quelli femminili nelle narrazioni cinematografiche. Film che non superano il test possono riflettere una mancanza di profondità nei personaggi femminili o una loro riduzione a ruoli marginali o stereotipati.


2 ESEMPI DI FILM CHE HANNO SUPERATO IL TEST DI BECHDEL


"Mad Max: Fury Road" (2015) - Il film presenta diverse donne, come Furiosa e le mogli di Immortan Joe, che conversano tra loro su temi che vanno oltre la figura maschile, principalmente sulla loro liberazione.


"Black Panther" (2018) - Il film ha diverse donne forti come Nakia, Okoye e Shuri che discutono di temi importanti, inclusa la politica di Wakanda e le loro responsabilità personali, al di fuori dei contesti che coinvolgono uomini.

FEDERICA MUMOLI, DAL CAST DI "MENOMALE CHE CI SIETE VOI"

Tornando allo spettacolo...

Tornando allo spettacolo, credo che sia doveroso condividere con voi una riflessione della persona che lo ha reso possibile, Marta Gervasutti, già fondatrice del Collettivo Godot, e della sua prima creatura "collettiva", il progetto di "Intimità a confronto".

"Menomale che ci siete voi" è nato l'anno scorso, quindi è da un anno che proviamo e siamo molto emozionate per questo debutto il 7 Luglio al Teatro Kopò. Le attrici che mi accompagnano in questa avventura sono Agense Troccoli, Federica Mumoli e Giada Iacono che fanno parte del Collettivo Godot, quindi studiano con me da parecchi anni, mettendo in pratica il mio metodo "L'attore crea". Proprio da loro era partito il desiderio di mettere in scena uno spettacolo. All'inizio pensavamo di adattare un libro e poi mi sono detta:"Perché non fare qualcosa di tutto nostro?" e un giorno mi sono presentata dalle ragazze con la prima stesura di "Menomale che ci siete voi". Per loro è stata una sorpresa, non solo perché avevano tra le mani la possibilità di creare dei personaggi ex novo, ma anche perché, dalla prima lettura, scoprivano via via il vero senso dello scritto e si stupivano man mano. Questo vorrei che succedesse anche al pubblico che lo vedrà per la prima volta. Non è la solita commedia, anzi! Amo definirla "fanta commedia" e non spoilerare troppo per garantire l'effetto sorpresa. Per noi era importante estendere il test di Bechdel (almeno due donne in scena parlano di qualsiasi argomento che non riguardi un uomo) e per un'ora di spettacolo ci sono donne che parlano di donne, ma attenzione! Le banalità non fanno parte del modo di agire del Collettivo Godot, quindi, non si parlerà di shopping, manicure, capelli o altre scemenze attraverso cui il mondo femminile viene sempre raccontato.

AGNESE TROCCOLI, DAL CAST DI "MENOMALE CHE CI SIETE VOI"

La storia è quella di Francesca che torna a casa dopo un anno trascorso a Los Angeles per lavoro e la vengono a trovare le sue due migliori amiche: Camilla e Rebecca. Le tre si raccontano e affrontano i loro limiti, le loro incertezze e soprattutto i loro desideri, perché si ricordano che, l'ultima sera, prima della partenza di Francesca, avevano scritto tutte insieme "la lettera del come sarà", ovvero i desideri di ognuna, che avrebbero voluto realizzare durante l'anno di assenza di Francesca.

Dopo il mese del pride, andava raccontata l'inclusione, la parità dei sessi, il rapporto delle donne con la maternità e soprattutto con le stesse donne che, e questo si ha sempre paura di dirlo, molte volte sono le prime a rappresentare i maggiori ostacoli per le donne stesse. La competizione ed il giudizio, da parte delle donne, sulle donne, è senza uguali. Nella messa in scena, durante le prove che stiamo continuando a fare incessantemente, i tre caratteri delle protagoniste emergono in situazioni esilaranti. Attraverso il mio metodo le attrici hanno la possibilità di creare e rendere sempre più veritieri i loro personaggi. Lo scopo è quello di far ridere e riflettere il pubblico ed ogni prova è una possibilità di rendere sempre più accattivanti i personaggi e divertirsi in scena.

~ Marta Gervasutti

Spettacolo e... Colletivo Godot

Del Collettivo Godot avete già sentito parlare su questo Blog, e per l'occasione sono contento di poter raccontare questa realtà attraverso le parole di chi, il Collettivo, lo vive. Cito con piacere dei piccoli estratti delle tre interviste che abbiamo pubblicato pochi giorni fa:

  • PAOLA BETTEGHELLA: Io dopo aver fatto il percorso con Marta sono entrata nel Collettivo. Questo mi ha stravolto. Sei solo nel tuo percorso ma sai di appartenere a questo spazio dove siamo tutti diversi, personalità diverse e anche molto forti. Come dice Marta: “Siamo tutti normali qui dentro????”. Tra i tanti workshop, ne abbiamo fatto uno con la psicologa, che ha definito il Collettivo Godot "uno spazio rispettoso e gentile", e questo io lo ritrovo.
  • MILENA CASSANO: Il Collettivo è un gruppo di attori provenienti da varie parti d'Italia, diplomati con il suo metodo, che non aspettano Godot… che non stanno lì in attesa ma che cercano di realizzare qualcosa, perché come Dice Marta: “L’attore crea”. Cerchiamo di creare: scene, selftape, ci sono tanti progetti in vista da voler realizzare insieme. Se non arriva la famosa “chiamata” per il lavoro cerchiamo di far qualcosa, senza stare con le mani in mano;
  • ALEXANDER GENTILI: Ti posso assicurare che se devo un grazie nella vita è a Marta e al Collettivo. E’ la formazione di tante parti di me, il Collettivo. Io sono tante parti del Collettivo. Questa si chiama Arte, è artigianato.

Ragazzi, se queste parole non vi hanno convinto io davvero non so cosa può farlo. Ricapitolando:


Data: Domenica 7 luglio

Orario: 21:00

Luogo: Teatro Kopò, Via Vestricio Spurinna 47, Roma

Cosa: "Menomale che ci siete voi"

Prezzo del biglietto: €15


Il Collettivo Godot ci sarà. E voi?

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