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~ LA REDAZIONE DI RC
Nel film "Amabili Resti", diretto da Peter Jackson e basato sull'omonimo romanzo di Alice Sebold, il personaggio di Susie Salmon, ci offre uno sguardo penetrante e commovente sull'aldilà attraverso il suo percorso di scoperta, come nel caso di questo monologo.
MINUTAGGIO: 1:19-6:59
RUOLO: Susie
ATTRICE: Saoirse Ronan
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
I remember being really small… too small to see over the edge of a table. There was a snow globe. And I remember the penguin who lived inside the globe. He was all alone in there and, I worried for him.I remember being given a camera for my birthday. I loved the way a photo could capture a moment… before it was gone. That's what I wanted to be when I grew up, I imagined that when I was older, I'd be tracking wild elephants and rhinos. But, for now, I'd have to make do with Grace Tarking. It's strange, the memories you keep. I remember going with dad to the sink-hole out at the Connor's farm. There was something about the way the earth could swallow things whole. And I remember the girl who lived there. Ruth Connors. The kids at our school said she was weird, and now I know she saw things other didn't. And I remember the worst thing that ever happened to us as a family. The day my little brother stopped breathing. And I remember the light in my parents eyes. The relief. We weren't those people… those unlucky people, to whom bad things happened for no reason." Grandma Lynn predicted I would live a long and happy life, because I'd saved my brother. As usual, Grandma Lynn was wrong. My name is Salmon, like the fish. First name, Susie. I was 14 years old when I was murdered, on December 6, 1973.
ITALIANO
Mi ricordo quando ero molto piccola. Troppo piccola per vedere oltre il bordo del tavolo. C’era una palla di neve. E mi ricordo il pinguino che viveva nella palla. Era tutto solo lì dentro e ero preoccupata per lui. Mi ricordo la macchina fotografica per il mio compleanno. Mi piaceva come una foto riuscisse a catturare l’istante, prima che se ne andasse. Era questo il lavoro che volevo fare da grande: la fotografa naturalista. Mi immaginavo che da adulta avrei seguito le tracce di elefanti selvaggi e rinoceronti. Ma per ora mi dovevo accontentare di Grace Tarking. È strano i ricordi che ti rimangono. Mi ricordo quando andavo con papà alla discarica alla fattoria dei Connors. Ha un ché di affascinante come la terra inghiotta le cose tutte intere. E mi ricordo la ragazza che viveva lì, Ruth Connors. A scuola i ragazzi dicevano che era strana. Ma ora so che lei vedeva cose che gli altri non vedevano. E mi ricordo la cosa peggiore che sia mai accaduta alla nostra famiglia. Quando il mio fratellino smise di respirare. E mi ricordo la luce negli occhi dei miei: il sollievo. Non eravamo persone così, quelle persone sfortunate alle quali capitano cose brutte senza motivo. Nonna Lynn mi predisse che avrei avuto una vita lunga e felice perché avevo salvato mio fratello. Come al solito, nonna Lynn, si sbagliava. Mi chiamo Salmon, come il pesce. Di nome, Susie. Avevo 14 anni quando fui uccisa, il 6 Dicembre 1973.
"Amabili Resti" (The Lovely Bones) è un film diretto da Peter Jackson, basato sull'omonimo romanzo di Alice Sebold. La storia segue la giovane Susie Salmon, interpretata da Saoirse Ronan, una ragazza di 14 anni che viene assassinata da un vicino di casa, George Harvey, interpretato da Stanley Tucci. Dopo la sua morte, Susie rimane in una sorta di limbo, un mondo tra il cielo e la Terra chiamato "l'in-between", da cui osserva la sua famiglia e il suo assassino.
Mentre Susie cerca di accettare la sua morte, assiste ai tentativi della sua famiglia di superare il dolore e trovare giustizia. Il padre, interpretato da Mark Wahlberg, diventa ossessionato dal trovare l'assassino, mentre la madre, interpretata da Rachel Weisz, si allontana dalla famiglia per affrontare il proprio dolore. Nel frattempo, Susie incontra altre anime nel suo mondo intermedio e apprende come può interagire con il mondo dei vivi per dare indizi sulla sua morte.
Il film esplora temi come la perdita, il lutto, la giustizia e la difficoltà di andare avanti dopo una tragedia familiare. La narrazione è intrecciata con elementi soprannaturali e visivi, tipici dello stile di Peter Jackson, che cercano di rappresentare il mondo onirico e surreale in cui Susie si trova dopo la sua morte.
Il monologo di Susie offre una visione intima e profonda dei suoi pensieri e ricordi, riflettendo su temi chiave come la solitudine, il destino, e l'innocenza perduta. Il monologo si apre con il ricordo di un pinguino solitario in una palla di neve, simboleggiando la solitudine di Susie stessa, isolata dal mondo dei vivi. Questa immagine riflette la sua empatia e la preoccupazione per gli altri, caratteristiche che rimangono con lei anche dopo la morte. Susie parla della sua passione per la fotografia e del suo sogno di diventare una fotografa naturalista.
Il monologo riflette sulla natura e sulla persistenza della memoria. Susie ricorda eventi specifici e persone che hanno lasciato un'impronta nella sua vita, come Ruth Connors, una ragazza considerata strana dai suoi coetanei ma che, secondo Susie, aveva la capacità di vedere oltre la superficie delle cose. Il riferimento alla discarica della fattoria dei Connors, dove le cose vengono inghiottite dalla terra, evoca immagini di morte e distruzione, ma anche di riciclo e rinascita. Questo può simboleggiare il ciclo continuo di vita e morte che Susie ora osserva dall'aldilà.
La nonna di Susie, con la sua previsione errata sulla lunga vita che Susie avrebbe dovuto avere, rappresenta la fallibilità delle aspettative umane e delle speranze basate su credenze e superstizioni. Susie conclude il suo monologo presentandosi e ricordando il giorno della sua morte, unendo la sua identità alla sua fine tragica. Questa dichiarazione finale inquadra la tragicità della sua giovane vita e il senso di fatalità che pervade tutto il film.
Il monologo di Susie si rivela una potente espressione di memoria e identità che trasmette l’impatto emotivo della sua prematura scomparsa. Susie, con la sua voce narrante dal mondo oltre la vita, ci guida in una riflessione su cosa significhi veramente vivere e amare, lasciando un'impronta indelebile sia sui personaggi dentro la storia sia sugli spettatori.
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