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~ LA REDAZIONE DI RC
Nel film "La 25° ora", diretto da Spike Lee, il personaggio di Monty Brogan, interpretato da Edward Norton, si trova di fronte a una riflessione esistenziale profonda nella sua ultima giornata di libertà prima di iniziare una lunga pena detentiva. Il climax emotivo del film si raggiunge con il monologo finale del padre di Monty, James, un momento di intensa drammaticità che condensa i temi centrali dell'opera: la redenzione, l'identità, il sacrificio e la possibilità di un nuovo inizio.
MINUTAGGIO: 2:00:00-2:10:00
RUOLO: James Brogan
ATTRICE: Brian Cox
DOVE: Apple TV
INGLESE
You know how they find people? They find them when they come home.People run away, but they usually come back. That's when they get caught. So you go… and you never come back. You never come home. e'll drive. We'll keep driving. Head out to the middle of nowhere.Take that road as far as it takes us. You've never been west of Philly, have you? This is a beautiful country, Monty. It's beautiful out there. Looks like a different world mountains, hills, cows, farms, and white churches. I drove out west with your mother one time before you was born. Brooklyn to the Pacific in three days.just enough money for gas, sandwiches, and coffee, but we made it. Every man, woman, and child alive should see the desert one time before they die. Nothing at all for miles around, nothing but sand and rocks and cactus and blue sky. Not a soul in sight. No sirens, no car alarms, nobody honking at you, no madman cursing or pissing on the streets. You find the silence out there. You find the peace. You can find God. Ye'll take the high road and I'll take the low road And I'll be in Scotland afore ye But me and my true love will never meet again. On the bonnie, bonnie banks of Loch Lomond. So, we drive west. Keep driving till we find a nice little town. These towns out in the desert you know why they got there? People wanted to get away from somewhere else. The desert's for starting over. Find a bar, and I'll buy us drinks. Two. I haven't had a drink in two years, but I'll have one with you. One last whiskey with my boy. Take our time with it taste the barley, let it linger. And then I'll go.I want you to keep that. I'll hold it for you. I'll tell you, "Don't ever write me. Don't ever come visit." I'll tell you, "l believe in God's Kingdom, "and I believe I'll be with you again and your mother, but not in this lifetime." You get a job somewhere… a job that pays cash, a boss who doesn't ask questions. And you make a new life and you never come back. Monty, people like you.
It's a gift. You make friends wherever you go. You're gonna work hard. You're gonna keep your head down and your mouth shut. You're gonna make yourself a new home out there. Here you go, James. Thanks a lot. You're a New Yorker. That will never change. You got New York in your bones. Spend the rest of your life out west, but you're still a New Yorker. You'll miss your friends, you'll miss your dog, but you're strong You got your mother's backbone in you. You're strong like she was. You forget your old life. You can't come back. You can't call. You can't write You never look back. You make a new life for yourself, and you live it. You hear me? You live your life the way it should have been. And maybe… This is dangerous, but maybe after a couple of years, you send word to Naturelle. You get yourself a new family, and you raise them right, you hear me? Give them a good life, Monty. Give them what they need. You have a son. Maybe you name him James. It's a good, strong name.And maybe one day, years from now, Iong after I'm dead and gone, reunited with your dear mother, you gather your whole family together and tell them the truth, who you are and where you come from. We were in New York together. You tell them the whole story.I was arrested. And then you ask them if they know how lucky they are to be there. All of youIt all came so close to never happening… came so close to never happening.
ITALIANO
Sai quando trovano la gente? La trovano quando torna a casa... Le persone scappano ma poi tornano, è allora che le prendono... perciò... se vai non devi tornare… non devi più tornare... Potremmo andare avanti, senza fermarci… Seguire la strada e vedere dove ci porta... Tu non sei mai stato oltre Philadelphia vero? Questo è un bellissimo paese ,Monthy, ci sono tanti bei posti. Un mondo tutto diverso, montagne, colline, mucche, fattorie e chiese bianche… Una volta sono andato a ovest con tua madre, prima che tu nascessi. Da Brooklyn al Pacifico in tre giorni: avevamo solo i soldi per benzina panini, e caffè, ma ce la facemmo... Ogni uomo, donna e bambino dovrebbe vedere il deserto almeno una volta prima di morire. Non c’è niente per miglia e miglia tutto intorno: nient’altro che sabbia, rocce, cactus e cielo azzurro. Non c’è anima viva. Niente sirene, niente allarmi delle macchine, nessuno che ti suona, nessun matto che bestemmia o piscia per strada . Trovi solo il silenzio, laggiù, trovi la pace... Puoi anche trovare Dio . Proseguiamo verso ovest... andiamo avanti fino a quando non troviamo una bella cittadina... quelle città nel deserto, lo sai perché sono nate? Perché la gente voleva andar via da qualche altro posto. Nel deserto si può ricominciare. Troviamo un bar e ci facciamo un bicchiere... Sono due anni che non bevo, ma berrò un bicchiere con te, un ultimo Whisky col mio ragazzo... lo beviamo piano, assaporiamo il malto, lo tratteniamo in bocca... e poi me ne andrò. E Non dovrai mai scrivermi, ne venire a trovarmi, io credo nel regno dei cieli, e credo che rivedrò te e tua madre, ma non in questa vita. Troverai un lavoro da qualche parte, pagato sotto banco, un padrone che non fa domande, ti farai una nuova vita e non tornerai mai indietro. Monty tu piaci alla gente, è un dono che hai, trovi amicizie dovunque tu vada. Lavorerai sodo, non ti farai notare e terrai la bocca chiusa. troverai una nuova casa laggiù. Tu sei un Newyorkese, questo non potrai cambiarlo mai, hai New york nelle vene. Passerai il resto della vita nel deserto ma resterai sempre un Newyorkese. Ti mancheranno gli amici, ti mancherà il tuo cane, ma sei forte! hai la stoffa di tua madre, sei forte come lo era lei. Troverai le persone giuste e avrai de nuovi documenti, una nuova patente. Dimenticherai la tua vecchia vita, non puoi tornare, non puoi telefonare, non puoi scrivere, non dovrai mai guardarti indietro, ti farai una nuova vita e la vivrai, vivrai la tua vita come avrebbe dovuto essere... e forse, anche se è pericoloso, forse... dopo un paio di anni, manderai a chiamare Naturelle. Avrai dei bambini e li tirerai su come si deve, mi senti? li farai vivere bene, darai loro quello di cui hanno bisogno. avrai un figlio maschio, magari lo chiamerai James.. è un bel nome, un nome forte! E forse un giorno, tra tanti anni, dopo che io sarò morto e sepolto accanto alla tua cara mamma, riunirai tutta la tua famiglia e dirai loro la verità, chi sei e da dove sei venuto. Gli racconterai tutta la storia e poi gli chiederai se si rendono conto di quanto siano fortunati ad essere li... C'è mancato poco che non succedesse mai... C'è mancato poco che non succedesse mai.
"La 25° ora" (25th Hour) è un film diretto da Spike Lee, uscito nel 2002 e basato sul romanzo di David Benioff, che ha anche scritto la sceneggiatura del film. Il film è notevole per il suo intenso sguardo sui temi del pentimento, del destino e della redenzione, ed è ambientato a New York subito dopo gli attacchi dell'11 settembre, elemento che aggiunge un ulteriore strato emotivo alla narrazione.
La trama si concentra sulla figura di Monty Brogan, interpretato da Edward Norton, un trafficante di droga che è stato arrestato e ha solo 24 ore di libertà prima di iniziare a scontare una pena di sette anni di carcere. Quest'ultima giornata di libertà diventa una sorta di percorso di riflessione personale e di interazione con le persone più importanti della sua vita.
Monty passa il tempo con i suoi due migliori amici: Frank, un broker di Wall Street, e Jacob, un timido insegnante di liceo. Ognuno di loro riflette sul proprio rapporto con Monty e su come la sua situazione influenzi le loro vite. Monty cerca anche di riconciliarsi con la sua fidanzata, Naturelle, che lui sospetta possa averlo tradito con la polizia, portando al suo arresto.
Uno degli aspetti più memorabili del film è il monologo di Monty davanti allo specchio, dove esprime la sua rabbia e frustrazione verso se stesso e la città di New York. Questo monologo rappresenta un punto di svolta per il personaggio, che inizia a accettare le conseguenze delle proprie scelte.
Nel finale del film, il padre di Monty, che deve portarlo in carcere, gli offre un'ultima via di fuga: una vita nuova e anonima fuori New York. Monty immagina cosa potrebbe essere questa vita, ma la realtà lo richiama, portandolo ad affrontare il suo destino e le sue azioni passate.
Il monologo finale di James rappresenta una riflessione profonda e un'ultima offerta di redenzione, nonché un momento di potente espressione emotiva. Questo discorso si colloca in un contesto drammatico, dove il padre cerca di convincere Monty a prendere una via di fuga, offrendogli la possibilità di una nuova vita lontano dalle conseguenze delle sue scelte passate. James suggerisce a Monty di fuggire e non tornare mai, sottolineando che la vera cattura avviene quando le persone cercano di ritornare alla loro vita precedente. Questo è simbolico della fuga fisica, e dell'abbandono del passato e delle proprie colpe. Il viaggio verso l'ovest simboleggia la classica ricerca americana di rinnovamento. Attraverso il paesaggio del deserto—vuoto, silenzioso e puro—il padre vede un'opportunità per Monty di ricominciare, quasi un battesimo nel vuoto che cancella i peccati passati.
l deserto è descritto come un luogo dove si può trovare la pace, e persino Dio, è una metafora potente della ricerca interiore e della possibilità di ritrovare la propria essenza spirituale lontano dalle distrazioni e dalle tentazioni del mondo urbano e materiale. Nonostante l'invito a iniziare una nuova vita, il padre riconosce che Monty sarà sempre un newyorkese nel profondo. Questo sottolinea l'inevitabilità delle proprie radici e della propria identità, che continuano a influenzare la vita, nonostante i cambiamenti esteriori.
James suggerisce che Monty dovrà vivere in isolamento, senza contatti con il suo passato, compreso il padre stesso. Questo sacrifio di tutti i legami familiari e amicali è visto come l'unico modo per Monty di evitare il destino che lo attende.
Il monologo rappresenta un momento di crisi emotiva e morale. È l'ultima possibilità di salvezza offerta a Monty, e il padre lo presenta come una scelta tra la redenzione e la rovina. La decisione di Monty di accettare o rifiutare questa offerta riflette il suo conflitto interiore e la sua lotta con la responsabilità delle proprie azioni.
Attraverso le parole del padre di Monty, il film invita gli spettatori a riflettere sulla possibilità di reinvenzione di sé stessi e sulle profonde implicazioni delle scelte di vita. Il dialogo tra il destino ineluttabile e la speranza di un nuovo inizio si manifesta in questo discorso, lasciando un'impressione duratura e stimolando una considerazione più ampia su cosa significhi realmente "ricominciare".
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