Monologo Maschile - Joseph Mawle in \"Gli Anelli del Potere\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

In questo monologo, Adar racconta la sua versione della storia di Sauron, offrendo una prospettiva inedita su uno dei più grandi antagonisti della Terra di Mezzo. Questo discorso è fondamentale perché introduce il personaggio di Adar non solo come un leader degli Orchi, ma come qualcuno che si è ribellato all’autorità oscura di Sauron.

Devo sbrogliare questa vicenda

STAGIONE 1 EP 6

MINUTAGGIO: 47:18-49:01
RUOLO:
Adar
ATTORE:
Joseph Mawle
DOVE:
Amazon Prime Video


INGLESE

After Morgoth's defeat, the one you call Sauron... Devoted himself to healing Middle-earth, bringing its ruined lands together in perfect order. He sought to craft a power not of the flesh... But over flesh. A power of the Unseen World. He bid as many as he could to follow him far north. But try as he might... Something was missing. A shadow of dark knowledge that kept itself hidden, even from him. No matter how much blood he spilt in its pursuit. Mmm. For my part... I sacrificed enough of my children for his aspirations. I split him open. I killed Sauron.



ITALIANO


Dopo la sconfitta di Morgoth, colui che tu chiami Sauron dedicò se stesso a guarire la Terra di Mezzo, ripristinando la sua terra devastata in un perfetto ordine. Cercò di creare il potere non della carne, ma al di là della carne. Il potere di un invisibile mondo. Offrì a quanti più poteva di seguirlo nel lontano Nord. Ma per quanto ci provasse mancava qualcosa Un’ombra dell’Oscura conoscenza, si era tenuta ben nascosta, persino a lui. Non importa quanto sangue versasse, nel perseguire. Da parte mia… ho sacrificato abbastanza figli per le sue aspirazioni. L’ho spaccato in due. Ho ucciso Sauron.

Gli Anelli del Potere

"Gli Anelli del Potere" è una serie ambientata nella Seconda Era della Terra di Mezzo, migliaia di anni prima degli eventi narrati ne Il Signore degli Anelli. La storia prende spunto dalle appendici dei romanzi di J.R.R. Tolkien e rielabora eventi e personaggi in una forma narrativa più accessibile per il pubblico televisivo. La serie segue diversi fili narrativi intrecciati, tutti legati alla progressiva ascesa di Sauron e alla forgiatura degli Anelli del Potere. Galadriel è ritratta come una guerriera ossessionata dalla ricerca di Sauron, che considera ancora una minaccia nonostante la credenza diffusa che il male sia stato sconfitto con la caduta di Morgoth. La sua ricerca la porta fino ai mari lontani, dove il destino la fa incontrare Halbrand, un misterioso uomo del Sud.


Elrond è coinvolto nelle manovre politiche del re Gil-galad e dell’artigiano Celebrimbor, che vuole costruire una grande fucina per creare opere straordinarie. Per farlo, Elrond cerca l’aiuto dei Nani di Khazad-dûm, riallacciando i rapporti con il suo vecchio amico Durin IV. Nell’isola di Númenor, regno di uomini potenti e avanzati, emergono tensioni politiche tra la regina reggente Míriel, il consigliere Pharazôn e le fazioni contrapposte sulla relazione con gli Elfi. Galadriel e Halbrand giungono a Númenor e scatenano eventi che cambieranno il destino dell’isola. Nelle Terre del Sud, gli uomini vivono sotto la minaccia crescente degli Orchi, guidati dal misterioso Adar, un elfo corrotto. La guaritrice Bronwyn e il suo compagno elfo Arondir cercano di unire le genti per resistere all’invasione. Un uomo caduto dal cielo (lo Straniero) viene trovato dai Pelopiedi, una comunità nomade di piccoli esseri simili agli Hobbit. La giovane Nori Brandyfoot lo aiuta, convinta che abbia un grande destino, mentre oscure figure lo cercano.

Analisi Monologo

Il monologo segue una progressione chiara: inizialmente Adar descrive gli intenti di Sauron, poi ne evidenzia i fallimenti e infine rivendica la sua azione di ribellione. Adar introduce una versione diversa di Sauron rispetto a quella a cui siamo abituati: non un semplice tiranno assetato di potere, ma un essere che si dedicò a "guarire la Terra di Mezzo". La parola "guarire" è particolarmente interessante perché ribalta la percezione tradizionale di Sauron come portatore di distruzione. Secondo Adar, il suo obiettivo era "ripristinare la sua terra devastata in un perfetto ordine", suggerendo che il male, almeno nella sua ottica, non era caos e rovina, ma una forma distorta di armonia. L’idea che Sauron cercasse di costruire qualcosa di nuovo piuttosto che semplicemente conquistare aggiunge complessità al personaggio. La frase "Il potere non della carne, ma al di là della carne. Il potere di un invisibile mondo." suggerisce il suo desiderio di trascendere la realtà fisica, un chiaro riferimento alla sua futura ossessione per gli Anelli del Potere e la creazione del Regno delle Ombre.


Nonostante la sua ambizione, Sauron rimase incompleto: "Per quanto ci provasse mancava qualcosa". Qui Adar insinua che anche il più grande dei servitori di Morgoth non avesse accesso alla vera essenza dell’Oscura Conoscenza. Questo dettaglio è significativo, perché suggerisce che persino Sauron fosse alla ricerca di qualcosa di più grande, qualcosa che neanche lui riusciva a comprendere pienamente. La frase "Non importa quanto sangue versasse, nel perseguire" lascia intendere che i suoi esperimenti e le sue ricerche richiedessero sacrifici immensi. Qui Adar assume il ruolo di testimone e vittima di queste atrocità, suggerendo che lui stesso e gli Orchi siano stati sacrificati per il grande disegno di Sauron. Il monologo culmina con la rivelazione più sconvolgente: "Ho sacrificato abbastanza figli per le sue aspirazioni. L’ho spaccato in due. Ho ucciso Sauron."


Con questa dichiarazione, Adar si distingue da qualsiasi altro servitore del male nella Terra di Mezzo. Non è un semplice sottoposto, ma un ribelle che ha avuto il coraggio di sfidare il proprio padrone. Il riferimento ai "figli" sottolinea il suo legame con gli Orchi, che considera non strumenti, ma una famiglia per cui è disposto a combattere.


La frase
"L’ho spaccato in due." è volutamente ambigua: potrebbe riferirsi a un tentativo fisico di uccidere Sauron, oppure al fatto che la ribellione abbia fratturato il suo potere. Ma il pubblico sa che Sauron non è morto davvero, il che rende il racconto di Adar ancora più interessante: ha davvero creduto di averlo ucciso o sta nascondendo qualcosa?

Conclusione

Questo monologo è uno dei momenti chiave per comprendere Adar e il suo rapporto con Sauron. Se la serie segue il canone tolkeniano, sappiamo che Sauron è sopravvissuto, quindi le parole di Adar potrebbero essere un’illusione o una sua errata convinzione. Tuttavia, il punto centrale resta: Adar si vede come un liberatore degli Orchi, non come un loro carnefice.

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