Il monologo di Natalie in \"Non è romantico?\": analisi

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~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Siamo verso la fine del film ”Non è romantico?”. Natalie è convinta che l’unico modo per “uscire” dal mondo rosa e zuccheroso in cui è finita sia arrivare a un happy ending classico: baciare il ragazzo giusto, sventare un matrimonio e far scoccare l’amore. E così fa: corre alla chiesa dove Josh sta per sposarsi con Isabella, pronta a dirgli che è lei la donna giusta. Ma qualcosa cambia mentre parla.

Franklin è mio figlio, ma anche la terra è la mia famiglia

MINUTAGGIO: 1:08:39-1:10:30
RUOLO: Natalie
ATTRICE:
Rebel Wilson

DOVE: Netflix



INGLESE

Josh. Look... I know you think Isabella is the girl of your dreams. But what if you're wrong? Nat... Okay, yeah, I'll never look like her. But... I'm smart and kind and funny and... I'm passionate about work, and I'm really weirdly good at karaoke. Josh... You should choose me, you should love me. Because I love... I love... I love me. Holy crap. I love me. Oh, my God, this whole time, I thought I had to get somebody else to fall in love with me, but I... I had to love me. Okay, I'm just gonna go. Just to be clear, you're not still stopping the wedding? No, just go... carry on. You guys, erm... Yeah, do your thing. I'm gonna do me. Good luck with everything. I don't have high hopes for what's going on there. Josh and Iz, what's their couple name gonna be? Jiz? Love! It's crazy, right? I guess I don't really have a choice, do I?

ITALIANO

Josh, senti, so che pensi che Isabella sia la ragazza dei tuoi sogni. E se avessi torto? Ok. E’ vero, non avrò mai il suo aspetto. Ma… sono intelligente, e gentile, e buffa. E… Ho una passione per il lavoro e… e stranamente sono molto brava al Karaoke. Josh… dovresti scegliere me, amare me. Perché io ho… io amo… io amo me. O porca paletta. Io amo me! Per tutto tempo credevo che avrei dovuto far innamorare di me qualcun altro. Ma io… devo amare me stessa. Ah… ok, io me ne vado ora. No, ragazzi, continuate, fate quello che volete, io penso a me. Buona fortuna per tutto. Non ho grandi speranze per questa cosa. Josh e Is, come sarà il nome della coppia, Gis? L’amore, è assurdo vero? 

Non è romantico?

Non è romantico?" (Isn't It Romantic) è una commedia che gioca con le regole del genere romantico... per ribaltarne proprio le fondamenta. Partendo dalla trama che hai già sintetizzato, possiamo entrare più a fondo in quello che fa il film: un’operazione di metacinema leggera ma consapevole, che sfrutta i cliché delle rom-com per interrogarsi su quanto questi cliché siano diventati parte integrante dell’immaginario collettivo – e di quanto ne siamo vittime, anche se pensiamo di esserne immuni.

Natalie (Rebel Wilson) è una protagonista "anti-rom-com". Non è bella secondo i canoni hollywoodiani, non è particolarmente brillante o disinvolta socialmente, e soprattutto: odia le commedie romantiche. C’è un trauma che ha originato questa sua disillusione: da bambina, sua madre (in una breve ma significativa scena d’apertura) le dice chiaramente che "quelle come lei" non avranno mai una storia come Pretty Woman o Notting Hill. Il film pianta subito il seme: il romanticismo è un club esclusivo da cui molte donne si sentono escluse.

Poi arriva il colpo in testa e il passaggio in un universo parallelo, ed è qui che il film si apre davvero: quello che stiamo per vedere non è una commedia romantica, ma una commedia che mima una commedia romantica per criticarla. Natalie si ritrova nel suo peggiore incubo: tutto è impacchettato come un sogno rosa, ogni uomo è attraente, i dialoghi sono pieni di frasi preconfezionate, il sesso è censurato in stile PG-13, e il suo capo – l’arrogante Blake (Liam Hemsworth) – è improvvisamente affascinato da lei.

Ma c’è un punto interessante: Natalie inizia a comportarsi da protagonista di rom-com per "uscire" da quel mondo. Sta cercando un "happy ending", convinta che – come in ogni film romantico – se riesce ad arrivare alla scena del bacio finale con l'uomo giusto, tornerà alla realtà. Ma è proprio questa la trappola: Natalie sta recitando un ruolo che non sente suo, solo per forzare una trasformazione. Il personaggio di Josh (Adam DeVine), collega e miglior amico della protagonista, è il classico "bravo ragazzo" da friendzone. Fin qui, niente di nuovo. Ma Non è romantico? fa qualcosa di più sottile: quando Josh si innamora (in stile love at first Heimlich) della modella Isabella (Priyanka Chopra), il film gioca sull'idea che forse... non tutti i migliori amici devono diventare partner romantici.

La festa di fidanzamento tra Josh e Isabella segna un punto di rottura per Natalie, ma è anche l'inizio della sua vera consapevolezza: la realizzazione non può dipendere da un partner. Il vero "finale" non è amare qualcun altro, ma amare sé stessi.

Analisi Monologo

“Josh… dovresti scegliere me, amare me. Perché io ho… io amo… io amo me.” Natalie sta cercando di convincere Josh che lei merita il suo amore. Fa la classica lista: “intelligente, gentile, buffa, appassionata del suo lavoro…”. È la scena che abbiamo visto mille volte, dove l’outsider si mette in gioco.

Ma quando si impappina, quando dice “perché io ho…”, invece di completare la frase con qualcosa da dare agli altri, si ferma. E capisce: non è di Josh che ha bisogno. È di sé stessa. È un momento di autocoscienza puro, quasi imbarazzante nella sua semplicità. Natalie dice “porca paletta. Io amo me!” con un tono misto di sorpresa, imbarazzo e ironia. È una rivelazione che scivola fuori come una battuta – ma dentro c'è la maturazione di tutto il personaggio. Natalie ha passato tutta la vita a cercare di essere all’altezza di un modello che non le somigliava, e ora capisce che quel modello era inutile. “Per tutto tempo credevo che avrei dovuto far innamorare di me qualcun altro. Ma io… devo amare me stessa.”

Qui arriva il colpo secco. È questa la tesi del film. Il messaggio, semplice ma radicale, è che l’amore romantico non può sistemare qualcosa che non si è mai voluto affrontare: l’autostima, il valore personale, la capacità di guardarsi allo specchio senza giudizio. Natalie interrompe la scena, chiede scusa, saluta tutti con ironia (perfetta la battuta su “Gis”, il nome-coppia), ma stavolta non sta scappando da qualcosa. Sta scegliendo qualcosa: se stessa.

Conclusione

In ogni rom-com classica questo sarebbe stato il climax della storia d’amore. E invece, in “Non è romantico?”, diventa il climax della storia personale di Natalie. Questo monologo è una dichiarazione d’amore… ma diretta verso l’interno. È lì che il film ribalta il genere: non chiede alla protagonista di cambiare per piacere a qualcuno, ma di smettere di chiedersi se piace e iniziare a chiedersi se si rispetta.

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