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~ LA REDAZIONE DI RC
Il film "Mank" di David Fincher offre una finestra affascinante e profondamente riflessiva sul periodo d'oro di Hollywood, concentrandosi su uno dei suoi sceneggiatori più emblematici, Herman J. Mankiewicz, durante la scrittura di "Quarto Potere". Attraverso una narrazione che intreccia il personale con il professionale e il politico, "Mank" si immerge anche nelle dinamiche socio-economiche dell'epoca.
MINUTAGGIO: 36:20-37:40
RUOLO: L.B.Mayer
ATTORE: Arliss Howard
DOVE: Netflix
INGLESE
I find myself in a horrendous position, and I come to all of you on bended knee. We are suffering, as all Americans are, from our country’s terrible economic woes. Good people, everyday people, can’t afford to go to the movies. So even our preeminent dream factory… is in grave financial difficulty. I am asking everyone in the MGM family to take a painful step. I am asking to roll back salaries. I don’t want to, but for this hallowed place to continue to exist, I am forced to. I won’t break up this family over something like money. Shouldn’t be long. Half. Real families root for each other in the good times, take care of each other in tough ones. Eight weeks, my friends, eight short weeks. As soon as FDR reopens the banks, you’ll get back every penny. On that, you have the sacred word of L.B. Mayer.
ITALIANO
Mi trovo in questo momento in una posizione imbarazzante, e mi presento davanti a voi in ginocchio. Stiamo soffrendo. Ogni americano soffre per le terribili sventure economiche del nostro paese. Le persone comuni non possono più permettersi di andare al cinema. E per questo motivo anche la nostra eminente fabbrica dei sogni è in grave difficoltà finanziaria. Sono qui a chiedere a tutti voi della grande famiglia MGM di compiere un doloroso passo. Io oggi vi chiedo di ridurvi gli stipendi. Vorrei si potesse evitare, ma affinché questo luogo benedetto continui ad esistere sono costretto a farlo. Non ho intenzione di sciogliere questa famiglia per qualcosa di questi soldi. La riduzione sarebbe della metà, forse meno. Le vere famiglie si legano all’una all’altra quando le cose vanno bene, e si danno sostegno reciproco quando le cose si fanno difficili. 8 settimane. Otto corte settimane. non appena Roosevelt riaprirà le banche riavrete fino all’ultimo centesimo. Su questo avete la sacra parola d’onore di L.B.Meyer.
"Mank" è un film del 2020 diretto da David Fincher, scritto da suo padre Jack Fincher. Il film è un omaggio alla Hollywood degli anni '30 e '40 e si concentra in particolare sulla figura di Herman J. Mankiewicz, noto sceneggiatore e critico, mentre lavora alla sceneggiatura di "Quarto Potere" (Citizen Kane), considerato uno dei migliori film della storia del cinema.
La trama di "Mank" segue il processo creativo di Mankiewicz, soprannominato "Mank", durante la sua convalescenza in un ranch in California dopo un grave incidente automobilistico. Mentre combatte con l'alcolismo e le pressioni politiche e sociali dell'epoca, Mank scrive il copione che svelerà le ambizioni e i fallimenti di William Randolph Hearst, magnate dei media che dominava l'industria delle notizie. Il film esplora le complesse relazioni tra Mank, la comunità di Hollywood, e figure chiave come Orson Welles, che alla fine dirigerà e interpreterà "Quarto Potere".
Attraverso flashback, "Mank" illustra anche il coinvolgimento di Mankiewicz nel mondo politico di quel periodo, inclusa la sua partecipazione alla campagna elettorale di Upton Sinclair per il governatore della California nel 1934, mostrando come questi eventi influenzino direttamente e indirettamente il suo lavoro su "Quarto Potere". La pellicola offre quindi una riflessione sul ruolo dell'autore nel cinema, sul potere della stampa e sull'intersezione tra politica e industria cinematografica. Il film è stato lodato per il suo stile visivo, che emula i film dell'epoca con un uso meticoloso del bianco e nero, e per le interpretazioni, soprattutto quella di Gary Oldman nei panni di Mankiewicz.
La scena riflette la grande depressione degli anni '30, un periodo di instabilità economica che colpì profondamente l'industria cinematografica, considerata all'epoca un lusso non essenziale per le famiglie americane in difficoltà.
Il direttore, parlando ai suoi dipendenti, usa un tono umile e paternalistico, posizionandosi non come un imprenditore distaccato, ma come un membro di una famiglia allargata che si trova a dover prendere decisioni difficili per il bene comune. Questo approccio riflette una strategia di leadership volta a consolidare la solidarietà interna in tempi di crisi, enfatizzando il concetto di sacrificio condiviso e supporto reciproco.
Il riferimento alla temporaneità della misura ("otto corte settimane") e la promessa di restituire gli stipendi ridotti una volta superata l'emergenza è un tentativo di infondere speranza e di minimizzare la resistenza al cambiamento. La figura di Roosevelt e la sua politica del New Deal sono invocate come un faro di speranza, suggerendo che la situazione è temporanea e che il governo federale sta lavorando per stabilizzare l'economia.
L'uso di un linguaggio emotivo e quasi religioso ("la sacra parola d’onore di L.B. Meyer") mira a rafforzare la fiducia tra i dipendenti, sottolineando l'impegno personale del direttore nei loro confronti. Questo può essere interpretato come un espediente retorico per garantire la lealtà e la fiducia dei dipendenti, cruciali per mantenere operativa l'azienda durante la crisi.
In "Mank", David Fincher rende omaggio a un'era definitoria di Hollywood, e utilizza la sua piattaforma cinematografica per esplorare temi di lealtà, sacrificio e la lotta per l'integrità artistica e personale in tempi di crisi. Il monologo del direttore della MGM incapsula queste tensioni, offrendo uno sguardo sia alla vulnerabilità umana che alla determinazione in un periodo di incertezza economica.
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