Monologo - The Prestige

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel film "The Prestige" di Christopher Nolan, questo momento chiave svela la struttura di un trucco magico, e si immerge profondamente nei meccanismi psicologici dello spettatore e nell'essenza stessa dello spettacolo. Questo monologo, articolato e significativo, agisce come una finestra attraverso cui possiamo esplorare non solo la trama intricata del film, ma anche la natura umana di fronte all'illusione e al mistero. Analizzando queste parole, si rivelano le sottili dinamiche tra il creatore di illusioni e il suo pubblico, fornendo allo stesso tempo una riflessione sulla realtà, la percezione e il desiderio di essere ingannati.

I TRE ATTI DELLA MAGIA


MINUTAGGIO: 2:03:24-2:04:58

RUOLO: John Cutter

ATTORE: Michael Caine

DOVE: Netflix


INGLESE


Every magic trick consists of three parts, or acts. The first part is called the pledge, the magician shows you something ordinary. The second act is called the turn, the magician takes the ordinary something and makes it into something extraordinary. But you wouldn't clap yet, because making something disappear isn't enough. You have to bring it BACK. Now you're looking for the secret. But you won't find it because of course, you're not really looking. You don't really want to work it out. You want to be fooled.



ITALIANO


Ogni numero di magia è composto da tre parti o atti. La prima parte è chiamata la promessa, l'illusionista vi mostra qualcosa di ordinario. Il secondo atto è chiamato la svolta: l'illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario; ma ancora non applaudite perché far sparire qualcosa non è sufficiente, bisogna anche farlo... riapparire! Ora voi state cercando il segreto ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando, voi non volete saperlo. Voi volete essere ingannati!

THE PRESTIGE

"The Prestige" è un film del 2006 diretto da Christopher Nolan, basato sull'omonimo romanzo di Christopher Priest del 1995. Il film esplora temi di rivalità, ossessione, e sacrificio attraverso la storia di due illusionisti londinesi dell'epoca vittoriana, Robert Angier (Hugh Jackman) e Alfred Borden (Christian Bale), il cui iniziale rapporto amichevole si trasforma in una feroce competizione. La narrazione si sviluppa attraverso una serie di colpi di scena e rivelazioni, utilizzando una struttura non lineare che riflette i trucchi usati dagli stessi maghi nei loro spettacoli. Gli illusionisti sono disposti a tutto per scoprire i segreti l'uno dell'altro e per creare l'illusione più spettacolare e incomprensibile, culminando nell'esecuzione di un trucco chiamato "The Transported Man."


Il film affronta, tra gli altri, il tema della doppiezza e del sacrificio, dove i personaggi principali sono consumati dalla loro ossessione di superare l'altro, a costo della loro moralità e delle loro relazioni personali. Michael Caine e Scarlett Johansson appaiono anche nel film, rispettivamente nei ruoli di Cutter, l'ingegnere che progetta i trucchi per Angier, e Olivia, l'assistente che diventa un pedone nel loro gioco di inganno.


Il regista Christopher Nolan costruisce una trama densa di simbolismi e riferimenti alla scienza e alla magia, mescolando elementi di thriller psicologico con quelli della fantascienza. L'atmosfera è intensa e la direzione artistica riflette accuratamente l'epoca e l'ambiente in cui la storia si svolge, con un'attenzione particolare alla tensione psicologica e visiva. "The Prestige" è stato premiato per la sua complessità narrativa e la capacità di mantenere il pubblico in uno stato di continua tensione e curiosità, rappresentando un esempio eccellente di come il cinema possa esplorare le profondità della natura umana attraverso il lens dell'intrattenimento e dell'illusione.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo è fondamentale per comprendere la struttura del film e per approfondire il fascino stesso della magia e l'arte dell'illusionismo. Divide un numero di magia in tre parti essenziali, delineando così la formula classica dell'illusione:


La Promessa: L'illusionista mostra qualcosa di ordinario. Questo è il momento in cui l'attenzione dello spettatore viene catturata e viene stabilito un patto di fiducia. L'oggetto mostrato deve essere familiare e riconoscibile affinché lo spettatore non abbia sospetti.


La Svolta: L'elemento ordinario viene trasformato in qualcosa di straordinario. Qui si verifica il cambiamento, l'atto che sfida la realtà e la logica. È il cuore dell'illusione, dove l'impossibile sembra avvenire. Tuttavia, come il monologo suggerisce, questo non è sufficiente per completare l'illusione; il pubblico è affascinato ma aspetta una conclusione.


Il Prestigio: È il culmine dell'atto, dove l'oggetto o la persona scomparsa deve riapparire. Questo non solo completa l'illusione ma lascia il pubblico con un senso di meraviglia e stupore, spesso accompagnato da un forte applauso. È il momento in cui l'illusione è completata e la realtà sembra essere stata piegata.


Il monologo tocca anche la psicologia dello spettatore e la natura dello spettacolo.


Viene evidenziato il fatto che gli spettatori, nonostante la loro curiosità e il desiderio di scoprire il trucco dietro l'illusione, in realtà preferiscono essere ingannati. Questo desiderio di essere ingannati è intrinseco al piacere dello spettacolo magico; la gente gode dell'idea di sfidare la logica e l'ordine naturale delle cose.

Conclusioni

The Prestige" ci invita a riflettere su cosa significhi realmente "vedere" e "credere". Mentre i maghi della pellicola lottano tra loro per la supremazia tecnica e narrativa, il vero duello si svolge nella mente degli spettatori, che, pur cercando il segreto dietro ogni trucco, desiderano ardentemente l'abbraccio confortante dell'illusione. Questa tensione tra conoscenza e meraviglia è ciò che rende "The Prestige" un'opera profondamente affascinante e emblematica del potere del cinema di trasformare e incantare la realtà.

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