Monologo - Il Velociraptor in Jurassic Park

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

"Jurassic Park" di Steven Spielberg è anche un'opera che esplora profondamente le dinamiche tra umanità e natura attraverso il medium del cinema. Il film, basato sull'omonimo romanzo di Michael Crichton, utilizza i dinosauri come elementi di spettacolarità, ma anche come veicoli per discutere questioni etiche legate alla scienza, alla tecnologia e alla responsabilità umana.

IL VELOCIRAPTOR

MINUTAGGIO: 7:43-9:46

RUOLO: Alan Grant

ATTORE: Sam Neill

DOVE: Netflix


INGLESE


A turkey, huh? OK, try to imagine yourself in the Cretaceous Period. You get your first look at this "six foot turkey" as you enter a clearing. He moves like a bird, lightly, bobbing his head. And you keep still because you think that maybe his visual acuity is based on movement like T-Rex - he'll lose you if you don't move. But no, not Velociraptor. You stare at him, and he just stares right back. And that's when the attack comes. Not from the front, but from the side, from the other two raptors you didn't even know were there. Because Velociraptor's a pack hunter, you see, he uses coordinated attack patterns and he is out in force today. And he slashes at you with this... A six-inch retractable claw, like a razor, on the the middle toe. He doesn't bother to bite your jugular like a lion, say... no no. He slashes at you here, or here... Or maybe across the belly, spilling your intestines. The point is, you are alive when they start to eat you. So you know, try to show a little respect.



ITALIANO


Okay, immaginate di essere nel periodo Cretaceo, il primo avvistamento di questo maxi tacchino avverrebbe in una radura. Lui si muove come un uccello, dondolando la testa, e voi rimanete fermi, perché credete che la sua capacità visiva sia basata sul movimento, come per il tirannosauro, e che se non vi muovete lui vi vede. Ma il velociraptor è diverso. Voi lo fissate e lui vi fissa a sua volta. E allora scatta all’attacco, ma non frontalmente: dai due fianchi, da parte di altri due velociraptor, di cui non sospettavate l’esistenza. Perché il vero velociraptor caccia in branchi, si serve di tattiche d’assalto ben coordinate. E quel giorno sta facendo un’uscita in forza. E vi sta sciabolando con questo, un artiglio retrattile di 15 cm molto affilato che si trova sul dito centrale. Non si disturba a mordervi la giugulare come farebbe un leone, no. Lui vi sciabola qui, o qui… O magari qui, in mezzo alla pancia, facendo fuoriuscire le budella. Il guaio è… che siete ancora vivi, quando cominciano a mangiarvi. Beh, adesso che lo sai, cerca di avere un pò più di rispetto, mhm?

JURASSIC PARK

"Jurassic Park" è un film del 1993 diretto da Steven Spielberg, basato sull'omonimo romanzo di Michael Crichton. Il film ha segnato una svolta per il suo utilizzo pionieristico degli effetti speciali digitali e delle animatroniche, diventando un classico del cinema e un importante passo avanti nella realizzazione di film incentrati sui dinosauri.


La trama di "Jurassic Park" si concentra su un'isola remota chiamata Isla Nublar, vicino alla Costa Rica, dove il miliardario John Hammond e la sua compagnia biotecnologica, InGen, hanno creato un parco a tema rivoluzionario. Questo parco è popolato da dinosauri clonati grazie al recupero di DNA preistorico conservato nell'ambra. Hammond invita un gruppo di specialisti, tra cui il paleontologo Alan Grant, la paleobotanica Ellie Sattler e il matematico e teorico del caos Ian Malcolm, per visitare il parco e garantirne la sicurezza prima dell'apertura al pubblico.


Nonostante le precauzioni, il sistema di sicurezza del parco fallisce a causa del sabotaggio da parte di uno dei dipendenti di Hammond, che intende rubare embrioni di dinosauro per venderli a un'azienda concorrente. Questo atto porta alla disattivazione dell'elettricità dell'isola e, di conseguenza, alla fuga di vari dinosauri, tra cui il temibile Tyrannosaurus rex e i veloci e astuti Velociraptor.


Mentre il parco cade nel caos, i personaggi devono trovare il modo di sopravvivere e fuggire dall'isola. La tensione aumenta man mano che i protagonisti scoprono che i dinosauri sono molto più intelligenti e pericolosi di quanto avessero previsto. La trama si sviluppa attraverso una serie di avventure e suspense, con i personaggi che affrontano sfide sia fisiche che etiche legate alle conseguenze dell'ingegneria genetica.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Alan Grant è un esempio potente di narrazione che serve a stabilire sia il carattere del paleontologo sia la pericolosità e l'intelligenza dei Velociraptor nel film. Questa scena avviene all'inizio del film, quando Grant cerca di spiegare a un giovane ragazzo scettico l'effettiva pericolosità dei dinosauri, usando un esempio ipotetico e vivido per sottolineare la sua posizione.


Prima di tutto, il modo in cui Grant descrive il "Maxi tacchino", un termine dispregiativo usato per sminuire il Velociraptor, introduce un senso di familiarità e contemporaneamente di straniamento. Usa il termine umoristico per allentare la tensione, ma poi costruisce una scena di caccia che rivela la vera natura e pericolosità del dinosauro.


Grant utilizza una descrizione dettagliata e viscerale dell'attacco dei Velociraptor per impressionare e educare l'ascoltatore, usando parole come "sciabolando" e descrivendo il modo in cui i raptor utilizzano il loro artiglio retrattile. Questo serve a mettere in luce la loro ferocia, e la loro intelligenza tattica e la capacità di lavorare in gruppo per cacciare. La menzione che i raptor "non si disturbano a mordervi la giugulare come farebbe un leone" serve a distanziare ancora di più questi dinosauri dai predatori contemporanei conosciuti, elevandoli a una forma di terrore preistorico quasi alieno. Grant sottolinea che la vittima è ancora viva mentre i raptor iniziano a mangiarla, un dettaglio che enfatizza la crudeltà e il dolore dell'attacco.


Il monologo conclude con un appello al rispetto per queste creature, suggerendo che la conoscenza e la comprensione dei dinosauri dovrebbero portare a un rispetto maggiore per la loro complessità e pericolo. Questa scena stabilisce Grant come un personaggio che possiede una profonda conoscenza e rispetto per i dinosauri, ma serve anche a preparare lo spettatore per la tensione e il terrore che i Velociraptor porteranno più avanti nel film.

Conclusioni

Il monologo di Alan Grant rappresenta un esempio emblematico di come il dialogo e la narrazione possano essere impiegati per arricchire la trama e approfondire la caratterizzazione, pur contribuendo alla tensione e alla tematica generale del film. Attraverso la vivida descrizione di una caccia immaginaria, Spielberg e Crichton catturano l'immaginazione dello spettatore, e sollevano anche questioni morali e etiche inquietanti riguardo la nostra interazione con la natura e le conseguenze non intenzionali della scienza sfrenata.

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