Untamed (2025): Monologhi, Trama Completa e Finale Spiegato

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~ LA REDAZIONE DI RC

Untamed: la trama completa

Nella spettacolare cornice dello Yosemite National Park, alcuni scalatori trovano il cadavere di una ragazza appeso alla parete di El Capitan. Viene chiamato Kyle Turner (Eric Bana), agente dell’Investigative Services Branch, specializzato in crimini nei parchi nazionali. Turner è un uomo tormentato: ha perso il figlio Caleb in circostanze tragiche, vive separato dalla moglie Jill e porta addosso il peso del senso di colpa. Sul luogo del ritrovamento ci sono segni strani: simboli incisi, un braccialetto con una “X” dorata. Turner conosce Naya Vasquez (Lily Santiago), giovane ranger appena trasferita, piena di entusiasmo ma inesperta. L’autopsia rivela che la ragazza non si è suicidata: ci sono ecchimosi e segni di colluttazione.

Turner inizia a indagare tra le comunità di squatters che vivono illegalmente nel parco, dove trova droghe e collegamenti a un traffico sotterraneo. Appare la figura ambigua di Shane Maguire (Wilson Bethel), ex militare che lavora come guardia nel parco, carismatico ma instabile. Turner e Vasquez iniziano a sospettare che dietro la morte della ragazza ci sia un giro di droga gestito proprio nel cuore di Yosemite. Turner viene tormentato da ricordi del figlio Caleb: l’uomo che lo ha ucciso non è mai stato punito, e questo lo divora dentro. Nel frattempo, si scopre che la ragazza uccisa – ancora senza identità – potrebbe essere collegata a un vecchio caso irrisolto. Emergono tensioni tra Turner e Paul Souter (Sam Neill), capo ranger e suo vecchio mentore: Souter sembra nascondere qualcosa.

Turner e Vasquez scoprono una miniera abbandonata all’interno del parco usata come laboratorio clandestino di droga. Lì trovano prove che collegano il traffico a Maguire e al suo gruppo. Durante una retata, Turner rimane ferito e comincia a sospettare che la vicenda sia più personale di quanto sembri. 

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La “Jane Doe” viene finalmente identificata: si chiama Lucy ed è la figlia segreta di Paul Souter. Lucy aveva scoperto il coinvolgimento di Maguire nel traffico e voleva denunciarlo. Souter, nel tentativo di proteggerla e difendere la sua reputazione, la affronta armato: Lucy fugge terrorizzata, scappa verso El Capitan e finisce per gettarsi nel vuoto. Questo ribalta le indagini: la morte non è un semplice omicidio, ma il frutto di un dramma familiare e di segreti taciuti. Maguire affronta Turner in uno scontro finale: lo ferisce gravemente con un colpo di pistola. Vasquez interviene e uccide Maguire, ponendo fine al suo dominio nel parco.

Souter, devastato dal senso di colpa per la morte della figlia e incapace di reggere il peso della verità, si suicida. Nel frattempo, viene rivelato un segreto oscuro: Jill (ex moglie di Turner) aveva ordito una vendetta personale, pagando Maguire per colpire l’uomo che aveva ucciso Caleb. Questo aveva distrutto il matrimonio con Turner. Con la verità ormai emersa e il caso chiuso, Turner decide di lasciare Yosemite: chiude quel capitolo doloroso della sua vita e si prepara a un nuovo inizio, mentre Vasquez resta al parco, pronta a prendersi le sue responsabilità. La morte di Lucy viene risolta, ma a caro prezzo: un suicidio, un omicidio e il crollo definitivo di rapporti personali. Turner, dopo aver affrontato i suoi fantasmi, si allontana, aprendo la strada a un percorso di rinascita.

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SECONDO EPISODIO - IL PASSATO DI KYLE

Nel secondo episodio di Untamed, il passato di Kyle viene svelato con la freddezza di una cronaca. Mitch, in un dialogo quasi casuale, racconta la tragedia di Caleb senza pathos, come se parlasse di un fatto inevitabile. È proprio questa asciuttezza a rendere il momento dirompente: in poche frasi capiamo la ferita che ha segnato per sempre Turner, il dolore che lo spinge e lo condanna. Non c’è enfasi né commozione: solo la brutalità di un ricordo trasformato in cicatrice.

INTRO MONOLOGO


RUOLO: Mitch
ATTORE: William Smillie


Si, circa cinque, sei anni fa. Era nel parco a fare un’escursione di ragazzini. Se non sbaglio Caleb si allontanò dal gruppo. Nessuno si preoccupò troppo perché… beh, era sempre là fuori con Turner. Cavolo, Caleb conosceva quei boschi meglio degli istruttori. Ma persero le sue tracce.

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TERZO EPISODIO - L'AMORE DI JILL

Nel terzo episodio di Untamed, il dolore affiora in una scena minima e domestica: una madre davanti a un banco del gelato. Jill, con voce fragile e interrotta, confessa a Kyle di non essere felice, lasciando emergere il lutto per la perdita di Caleb attraverso un ricordo quotidiano. Non è un’esplosione di dramma, ma un dettaglio apparentemente innocuo che diventa lama: il tempo che non torna, le scelte banali che pesano come macigni. In questo spazio intimo, il dolore non urla, ma sussurra.

RUOLO: Rosemarie DeWitt
ATTRICE: Jill Bodwin 



No, non sono felice. Me lo hai chiesto l’altro giorno e io… ti ho risposto di sì, ma era una bugia. Cerco di non fermarmi. Di tenere la mente occupata, ma… non faccio che… continuare a pensare alle cose che mi mancano di lui. Alle mie azioni da madre snaturata… oggi sono passata dal… dal gelataio, e… Ho ripensato all’ultima volta che ci sono andata con Caleb. Era così felice.

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QUARTO EPISODIO - AMICIZIE E SEGRETI

Nel quarto episodio di Untamed, la voce di Summer apre una finestra sul passato di Lucy. È una scena intima, quasi sussurrata, che interrompe il ritmo dell’indagine per restituire alla vittima una dimensione umana e fragile. Summer non racconta come testimone neutrale, ma come sorella acquisita, legata da complicità e da colpa. Le sue parole sono frasi spezzate, ricordi confusi, segreti che riemergono con fatica. In questo spazio sospeso, Lucy non è mai presente, eppure domina la scena attraverso ciò che ha lasciato negli altri.

INTRO MONOLOGO

RUOLO: Summer

ATTRICE: Taylor Hickson



Se non sbaglio è cresciuta vicino al parco, poi sua madre è morta e… è scappata via da qualche posto, alla fine. Ci siamo sistemate a Garryson Bridge. Siamo state lì qualche anno. Poi lucy si è presa una cotta per un ragazzo, e molto spesso si allontanava. A volte anche per giorni… “Oterges”.

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QUARTO EPISODIO - GLORY, PILLOLE E PASSATO

A metà del quarto episodio di Untamed, la serie si ferma a dare voce a un personaggio ai margini. Glory, con il suo tono ruvido e disincantato, non offre conforto ma una testimonianza spietata, un piccolo manifesto sulla sopravvivenza senza illusioni. Il suo racconto non ha lacrime né carezze, solo il peso di una vita segnata da ingiustizie e malattie. In questo scambio con Kyle, la “mancanza di calore” diventa autenticità, e il dolore si trasforma in una verità impossibile da ignorare.

INTRO MONOLOGO

RUOLO: Glory
ATTRICE: Marilyn Norry

Per più di vent’anni ho fatto lo stesso lavoro. Ero molto brava, anche più di molti altri. E poi… una settimana dopo il mio cinquantesimo compleanno… senza tenti convenevoli fui messa alla porta. Non scrissero neanche bene il mio nome sulla lettera di licenziamento. E poi, poco più tardi, il dottore mi dice che ho il cancro, ma non ho un’Assicurazione con cui curarmi. Quindi penso…”Vaffanculo. Se devi morire, allora vattene il più lontano possibile dal mondo reale, Glory. Dove non ci sarà più la finta compassione di infermieri e dottore.

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QUINTO EPISODIO - L'ECO DELLA NATURA

Nel quinto episodio di Untamed, la voce di Jay interrompe il ritmo dell’indagine con un momento sospeso, quasi rituale. È un racconto che intreccia mito e quotidianità, spiritualità e memoria personale, restituendo alla valle di Yosemite una dimensione sacra. Di fronte a Kyle, Jay non spiega: fa percepire. Le sue parole evocano un senso di appartenenza che supera il tempo e lo spazio, trasformando la scena in un invito a riconoscersi parte di qualcosa di più grande.

INTRO MONOLOGO

RUOLO: Jay
ATTORE: Raoul Max Trujillo

O-let’-te. L’uomo coyote. Creò i Miwok in questa valle, quattromila anni fa. Ci donò  El-o’-win, per il seguito. Quattromila anni di spiriti del mio popolo presenti in ogni cosa, qui. Nella terra, nell’acqua, nel vento. Io li sento, se cammino tra gli alberi. Li sento intorno a me, quando il mondo tace.

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EPISODIO SEI - PAUL E IL SUO SEGRETO

Nell’ultimo episodio di Untamed, la maschera di Paul Souter cade. Di fronte a Kyle, l’uomo che per tutta la stagione ha incarnato autorità e controllo rivela la sua fragilità, confessando segreti e colpe rimaste troppo a lungo sommerse. Non è un atto di coraggio né di liberazione: è la resa di un padre che ha perso tutto, compresa la possibilità di spiegarsi davvero. Le parole di Souter si spezzano tra giustificazioni e rimorsi, trasformando il ranger rispettato in un uomo solo, incapace di contenere il peso del proprio fallimento.

INTRO MONOLOGO

RUOLO: Paul Souter
ATTORE: Sam Neill


Kyle! Kyle! Aspetta, aspetta, aspetta. Ho prestato i miei fucili a degli amici. A dei compagni di caccia. Sono spesso con loro, ma non sempre… E io non so esattamente quale… quale… Oh, mio Dio. Io non sapevo che fosse ancora nel parco, prima di un anno fa più o meno. Venne a casa mia, Kyle. Voleva dei soldi, e io glieli diedi. E diventò una richiesta regolare. Il prezzo aumentava ad ogni visita. Insieme alle minacce di quello che mi avrebbe fatto… se non avessi pagato. E poteva farmi male in molti modi. Ho provato a scusarmi con lei, ma per lei era tardi. Voleva che provassi la stessa amarezza che le avevo fatto provare io.

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EPISODIO SEI - L'EREDITA' DI JIL

Nelle battute finali di Untamed, la voce non appartiene più solo a un personaggio, ma a un’eredità emotiva che attraversa tutta la serie. È un monologo che non cerca spiegazioni né redenzione: raccoglie i frammenti di dolore, di segreti e di silenzi lasciati lungo il cammino. Qui il parco smette di essere un luogo esterno e diventa specchio interiore, teatro di memorie e colpe che non possono essere cancellate. È la chiusura di un cerchio: non un sollievo, ma la consapevolezza che alcune ferite restano aperte, e che proprio in questo risiede la loro verità.

INTRO MONOLOGO

RUOLO: Jill Bodwin

ATTRICE: Rosemarie DeWitt

Ti devo dire una cosa. E forse cambierà… cambierà tutto quello che provi per me. E dopo quello che ti ho fatto passare… io lo capirei se succedesse. Se tu… ti voltassi e… andassi via. Un uomo che si chiamava Sean Sanderson ha ucciso Caleb. Kyle non trovava il colpevole.

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