Sang-ung è un uomo qualunque alle prese con mutui, lavori precari e una relazione fondata sul controllo economico. Tutto cambia quando eredita dal padre un potere assurdo e crudele: più soldi possiede, più diventa forte. Ma ogni uso del potere consuma denaro reale. Il primo episodio costruisce le regole morali della serie e si chiude con un gesto eroico che salva vite, ma condanna Sang-ung alla povertà assoluta.

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Il mondo si allarga. Entrano in scena Jo Anna, Hwa-jin e le prime organizzazioni che trafficano superpoteri come fossero beni finanziari. Sang-ung scopre che il suo dono è parte di un sistema più grande, fatto di debiti, laboratori segreti e violenza strutturata. Il potere non è più solo una maledizione personale, ma un asset contendibile.

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Sang-ung viene reclutato dalla Lega e inizia un addestramento fisico e morale tutt’altro che eroico. Incontra personaggi che pagano i poteri con alcol, calorie, salute. La visita al vecchio Do introduce una profezia chiave sul valore dell’oro e del sacrificio. Il finale, con un salto nel vuoto, chiarisce che vincere significa perdere tutto.

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L’Avanguardia Popolare propone una tregua: Sang-ung può vendere i suoi poteri. Scopriamo che ogni superumano ha un valore di mercato e che Hwa-jin è ancora viva. Per la prima volta Sang-ung assapora la pace rinunciando al potere. Ma la libertà dura poco: il finale sospeso, con un cecchino pronto a sparare, dimostra che dal sistema non si esce davvero.

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Quello che sembrava un fallimento era un piano. Sang-ung, Pan-mi e l’Avvocato si infiltrano nel laboratorio, ma il cuore dell’episodio è l’introduzione di Jo Nathan, antagonista disturbante e voyeur della morte. Il potere non è più solo nei superumani: ora viene promesso a chiunque tramite una droga. Tutti vogliono essere speciali.

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Tradimenti, rivelazioni e alleanze forzate. Sang-ung scopre che perfino il suo primo gesto eroico era stato manipolato. Jo Anna propone un piano per eliminare Jo Nathan, Min-suk entra attivamente nel conflitto e il gruppo si prepara all’assalto finale. L’episodio si chiude con le saracinesche che si abbassano: il punto di non ritorno.

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Sang-ung vince… ma perde i poteri. Anche con enormi quantità di denaro, qualcosa non funziona più. È una punizione etica: ha usato soldi non suoi. Jo Nathan rapisce Min-suk e il protagonista è costretto ad affrontare il nemico senza certezze. Il salto finale nel vuoto è un atto di fede, non di forza.

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Il finale ribalta tutto. Il sacrificio di Sang-ung, il ritorno nel tempo, la rinascita, e soprattutto la battaglia conclusiva mostrano che il vero potere non è individuale. Quando una bambina e un intero quartiere gli lanciano il loro denaro, Sang-ung diventa Cashero: un eroe sostenuto dalla comunità. Il cerchio si chiude tra redenzione, futuro e speranza.

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