Monologhi famosi dal cinema per attrici: da provare subito

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~ LA REDAZIONE DI RC

Certe scene restano nella storia del cinema grazie a una battuta, uno sguardo, un silenzio tagliato da parole che colpiscono nel segno. I monologhi femminili che trovi qui hanno proprio quel tipo di forza: sono tratti da film noti, interpretati da attrici che hanno lasciato il segno. Se stai cercando un testo con struttura, profondità e spazio per esprimerti… qui ce n’è più di uno pronto per essere provato.

MONSTER - AILEEN WUORNOS (CHARLIZE THERON)

In questo monologo, scopriremo la profondità e la complessità dei sogni e delle aspirazioni, e come questi si scontrano con la realtà. In "Monster", ci troviamo di fronte a una pesante riflessione sulla bellezza dei sogni e sulla crudele realtà che spesso li soffoca.

INTRO MONOLOGO

Io ho sempre voluto fare il cinema. Quando ero piccola così, ero, ero certa che sarei diventata una grandissima star, come la Garbo, Joan Crawford, o una di quelle. O magari solo bellissima. Bellissima e ricca, come le donne della televisione… Avevo un sacco di sogni, e sai una cosa, tesoro? Credo proprio che tu potresti definirmi una vera romantica, sì perché… perché io ero sicura che si sarebbero avverati tutti quanti. Così sognavo dalla mattina alla sera.

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BARBIE - GLORIA (AMERICA FERRARA)

In "Barbie", ci troviamo di fronte a un monologo che scava nelle profondità dell'esperienza femminile. È un discorso che parla di come la società impone alle donne di essere, di comportarsi, di apparire. È un grido di frustrazione e di stanchezza, ma anche di consapevolezza e forza

INTRO MONOLOGO

È letteralmente impossibile essere una donna. Tu sei così bella e così intelligente e mi fa impazzire che non ti consideri abbastanza. Cioè, dobbiamo essere sempre straordinarie, ma in qualche modo, noi sbagliamo sempre ogni cosa. Devi essere magra, ma non troppo magra. Non puoi mai dire che vuoi essere magra. Devi dire che vuoi essere sana, ma devi comunque essere magra.

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RAGAZZE INTERROTTE - LISA ROWE (ANGELINA JOLIE)

"Ragazze interrotte", diretto da James Mangold e uscito nel 1999, si colloca in un momento cinematografico particolarmente ricettivo alle storie di formazione e introspezione psicologica. Ambientato negli anni '60, il film attinge a un periodo di grande turbolenza sociale e culturale, riflettendo sulle tematiche della salute mentale, dell'indipendenza femminile e della ribellione contro le convenzioni sociali. La pellicola segue la storia di Susanna Kaysen, interpretata da Winona Ryder, che dopo un tentativo di suicidio viene ricoverata in un istituto psichiatrico. Qui incontra Lisa, magistralmente interpretata da Angelina Jolie, una giovane donna carismatica e problematica che esercita una forte influenza sulle altre pazienti.

INTRO MONOLOGO

Non ti sono più simpatica? Perché sei libera? Credi di essere libera? Io sono libera. Tu neanche lo sai che cos'è la libertà. Io sono libera! Perché io respiro. Invece tu ti ci strozzerai con la tua mediocre piccola vita del cazzo. Sai ci sono troppi muri nel mondo.

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NOTTING HILL - ANNA SCOTT (JULIA ROBERTS)

In "Notting Hill", verso la fine del film assistiamo a un momento cruciale: Anna Scott, una famosa attrice, si apre in modo sincero e vulnerabile. Questo monologo, è un punto di svolta per il personaggio di Julia Robert e anche per quello di Hugh Grant (William) e per la storia d'amore che si dipana tra i due.

INTRO MONOLOGO

Ciao. Sei sparito. Come te la passi? Bene… ieri era il nostro ultimo giorno di riprese, perciò… sto partendo ma… ho portato questo, per te, da casa mia, così ho pensato di dartelo. Non aprirlo adesso, mi imbarazzerebbe. Vedi l’avevo nel mio appartamento e ho pensato che ti… e poi, arrivata al momento non sapevo come fare, mi ero comportata così… male, due volte. E così è rimasto lì, in albergo.

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IL DIAVOLO VESTE PRADA - MIRANDA (MERYL STREEP)

"Il diavolo veste Prada", uscito nel 2006, è una commedia drammatica che si immerge nelle profondità dell'alta moda, seguendo le vicende di Andrea Sachs (Anne Hathaway), una giovane aspirante giornalista che diventa l'assistente di Miranda Priestly (Meryl Streep), l'imponente e temuta direttrice della rivista di moda Runway. La storia tratta tematiche come l'ambizione, l'identità personale, e il prezzo del successo nel mondo spietato della moda. Meryl Streep, con una performance indimenticabile, dà vita a Miranda Priestly, incarnando il caporedattore di una prestigiosa rivista di moda. La Streep rende il personaggio non solo temibile e autoritario ma anche complesso e tridimensionale, rivelando strati di vulnerabilità e umanità sotto una facciata glaciale.

INTRO MONOLOGO

Oh, okay, ho capito: tu pensi che questo non abbia nulla a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso. Ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo.

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MILLION DOLLAR BABY - MAGGIE (HILARY SWANK)

"Million Dollar Baby", diretto da Clint Eastwood, è un film che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema moderno. Vincitore di numerosi Premi Oscar, tra cui quello per la Migliore Regia e Miglior Film, la pellicola è divenuta un classico contemporaneo, ammirato sia dalla critica che dal pubblico. Maggie Fitzgerald è un personaggio che incarna la determinazione, la resilienza e la lotta per il riconoscimento in un mondo difficile e spesso ingiusto. Swank si è preparata per mesi, sia fisicamente che emotivamente, per rendere giustizia al ruolo, imparando la boxe e trasformando il suo corpo e la sua mente per vivere autenticamente il personaggio. Questo monologo affronta tematiche profonde come la determinazione, la resilienza davanti alle avversità, e il desiderio di cambiare la propria vita contro ogni previsione. Maggie rappresenta chiunque abbia sognato di sfuggire a un destino apparentemente segnato, e il suo discorso è un potente promemoria della capacità umana di lottare per i propri sogni.

INTRO MONOLOGO

Compio 32 anni signor Dunn, e festeggio il fatto che ho passato l'ennesimo anno a lavare piatti e a fare la cameriera cosa che faccio dall'età di 13 anni. E secondo lei dovrò compierne 37 prima di diventare un pugile decente... e dato che è un mese che tiro pugni a questo sacco veloce senza risultati comincio a rendermi conto della verità,

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BIRDMAN - SAM (EMMA STONE)

Questo monologo di Sam, interpretata da Emma Stone (qui candidata al Premio Oscar come Miglior attrice non protagonista) è tratto da "Birdman", ed il suo sfogo contro il padre Riggan. In questo film su un attore in declino, assistiamo a un intenso scambio tra Riggan, un attore in declino, e sua figlia Sam. Questo monologo mette a nudo il conflitto interiore di Riggan e la percezione cruda e sincera di Sam sulla realtà e l'essere rilevanti in qualche maniera.

INTRO MONOLOGO

Che conti davvero per chi? Tu ce l'avevi una carriera papà prima di quel terzo fumettone di film! Prima che la gente si dimenticasse chi c'era sotto quel costume da uccello! Stai facendo una commedia basata su un libro scritto sessant'anni fa per un migliaio di vecchi rincoglioniti bianchi, la cui preoccupazione è dove andarsi a prendere un dolce e un caffè a fine serata!

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L'AMORE NON VA IN VACANZA - IRIS (KATE WINSLET)

In "L'Amore Non Va in Vacanza", una pellicola che esplora le molteplici sfaccettature dell'amore troviamo questo monologo di Iris Simpkins, Kate Winslet. Questo discorso, intriso di riflessioni sul tema universale dell'amore, offre una finestra sull'anima del personaggio, rivelando i suoi dolori nascosti e le sue speranze infrante.

INTRO MONOLOGO

Ho scoperto che quasi tutto ciò che è stato detto sull’amore… è vero. Shakespeare ha detto: “Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano”. Ah, che pensiero straordinario! Io non ho mai sperimentato nulla di neanche vagamente simile a questo ma sono più che disposta a credere che a Shakespeare sia accaduto. Credo di pensare all’amore più di quanto in realtà si dovrebbe; resto sempre sbalordita dal potere assoluto che ha di alterare e definire la nostra vita. È stato sempre Shakespeare a scrivere “l’amore è cieco”.

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GONE GIRL: L'AMORE BUGIARDO - AMY (ROSAMUND PIKE)

"Gone Girl" è un thriller psicologico del 2014 diretto da David Fincher, La storia ruota attorno a Nick Dunne (Ben Affleck) e sua moglie Amy (Rosamund Pike). La loro relazione appare, all'inizio, come una tipica storia d'amore, ma presto si scoprono crepe profonde nel loro matrimonio. Il film inizia con la scomparsa di Amy il giorno del loro quinto anniversario di matrimonio. Nick scopre che la casa è stata messa a soqquadro e chiama immediatamente la polizia. Man mano che le indagini proseguono, emergono sempre più prove che sembrano indicare che Nick sia coinvolto nella scomparsa della moglie. A metà film, si rivela che Amy non è affatto vittima. Infatti, ha orchestrato la sua stessa scomparsa per incastrare Nick come vendetta per la sua infedeltà e per il deterioramento del loro matrimonio. Amy, nella sua mente manipolatrice, crede che Nick debba pagare per il modo in cui ha distrutto la loro vita insieme.

INTRO MONOLOGO



Sono molto più felice ora che sono morta. Tecnicamente scomparsa. Vicina a essere morta presunta. Andata. E quel pigro, bugiardo, fedigrafo, ignaro di mio marito andrà in prigione per il mio assassinio. Nick Dunne si è preso il mio orgoglio, la mia dignità, le mie speranze e i miei soldi. Non ha fatto che prendere, finché non ho smesso di esistere. Questo si chiama omicidio.

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REQUIEM FOR A DREAM - SARA (ELLEN BURSTYN)

"Requiem for a Dream" è un film diretto da Darren Aronofsky del 2000, basato sul romanzo omonimo di Hubert Selby Jr. È un viaggio crudo e inquietante nella discesa dei protagonisti verso l'abisso della dipendenza, ma ciò che lo rende particolarmente memorabile è il modo in cui Aronofsky racconta la loro discesa. La trama, strutturata in tre atti stagionali (Estate, Autunno e Inverno), ci mostra il progressivo deterioramento fisico e psicologico dei personaggi, alimentato dalle loro illusioni di felicità e riscatto.

I quattro protagonisti – Harry (Jared Leto), la sua ragazza Marion (Jennifer Connelly), l'amico Tyrone (Marlon Wayans) e la madre di Harry, Sara (Ellen Burstyn) – sono accomunati da sogni che li spingono a scelte sempre più autodistruttive. Sara, invece, ossessionata dall'idea di partecipare a un quiz televisivo, si convince che dimagrendo e apparendo in tv potrà finalmente realizzare il proprio sogno di riconoscimento sociale.

INTRO MONOLOGO

Che mi importa? Ma non mi hai visto giù con le altre, prima? Chi era seduta nel posto migliore? Adesso sono importante, sono qualcuno. E tutti mi vogliono bene. E tra poco, milioni di persone mi vedranno, e tutti mi vorranno bene. Io parlerò tanto di te, e di tuo padre. Di quanto era buono con noi, te lo ricordi? E’ un motivo per alzarmi al mattino.

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