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~ LA REDAZIONE DI RC
Siete amanti delle sceneggiature? Avete una memoria ferrea, o volete ampliarla? Di seguito trovate dieci monologhi che ci hanno appassionato, coinvolto e stimolato (e impegnato per ore). Si tratta di monologhi tratti da film e serie tv, della durata che può andare da 5 minuti a oltre 10! Non ci credete? Arrivate a leggere l'ultimo!
Buona lettura, e buona memoria!
10 - IL SIGNORE DEGLI ANELLI
Galadriel è uno di quei personaggi che, in una sola scena, può comunicare una forza antica e misteriosa che lascia senza parole. Interpretata da Cate Blanchett, Galadriel è l’incarnazione della saggezza e del potere degli elfi. La sua apparizione è eterea: una figura in bianco che, con il suo sguardo penetrante e la voce ipnotica, mette in soggezione persino Gandalf. "Alla fine del nostro cammino c'è una porta, ma possiamo scegliere di chiuderla e vivere in pace,” dice, suggerendo quella tentazione di evitare il male che minaccia il mondo. C’è una scena memorabile, quando Frodo le offre l’Anello: per un momento, vediamo Galadriel trasformarsi in una figura oscura e potente, quasi spaventosa, un monito su ciò che potrebbe diventare. Blanchett rende questo personaggio leggendario con una profondità quasi senza tempo, trasmettendo quel senso di bellezza e saggezza che solo un elfo immortale potrebbe avere.
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9 - READY PLAYER ONE
In Ready Player One, diretto da Steven Spielberg, ci troviamo in un 2045 distopico dove la realtà è così deprimente che tutti cercano rifugio in OASIS, un mondo virtuale dove tutto sembra possibile. Wade Watts è un ragazzo che non possiede nulla se non la sua passione per la cultura pop degli anni ’80 e una gran voglia di sfuggire dalla grigia vita reale. Wade non è un eroe convenzionale: è un nerd solitario che conosce ogni singolo dettaglio del passato, e questa conoscenza lo rende il candidato perfetto per affrontare la sfida che cambierà la sua vita. Quando James Halliday, il creatore di OASIS, muore, lascia dietro di sé una caccia al tesoro all’interno del gioco: il premio è niente di meno che il controllo completo di OASIS e una fortuna in denaro. Wade, con il suo avatar Parzival, diventa così uno dei partecipanti più determinati a vincere, affrontando enigmi e sfide intricate basate su videogiochi, film e canzoni che Halliday adorava. Ma la posta in gioco non è solo virtuale: la IOI, una compagnia pronta a tutto pur di ottenere OASIS, si mette sulle sue tracce anche nel mondo reale.
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8 - CENERENTOLA
Cenerentola è una fiaba senza tempo che racconta la storia di una giovane ragazza di nome Ella, conosciuta come Cenerentola, che vive con la crudele matrigna e le sorellastre, che la trattano come una serva. Dopo la morte del padre, Ella diventa vittima delle angherie della famiglia e vede la sua vita trasformarsi in un incubo domestico, con il compito quotidiano di pulire, cucinare e servire. Quando viene annunciato un ballo a palazzo per trovare una sposa al principe, tutte le giovani del regno sono invitate, e Cenerentola sogna di partecipare. La matrigna, però, le impedisce di andare. È allora che entra in scena la Fata Madrina, che con un tocco di magia trasforma una zucca in una carrozza e i topolini in cavalli, donando a Cenerentola un abito splendido e una paio di scarpette di cristallo, ma con un avvertimento: la magia svanirà a mezzanotte.
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7 - PEARL
In Pearl, prequel di X, Ti West ci porta indietro negli anni ’20 per esplorare le origini di Pearl, la giovane donna che un giorno diventerà una spietata killer. Interpretata da Mia Goth, Pearl è una ragazza intrappolata in una vita di repressione e monotonia nella fattoria di famiglia, sotto il controllo di una madre severa e di un padre malato. Pearl, però, sogna in grande: il suo desiderio è di lasciare la campagna per diventare una star, e nutre questo sogno con un’ossessione che si trasforma presto in follia. C’è una tensione costante nei suoi occhi, una vulnerabilità che si intreccia con un istinto violento, e West gioca proprio su questo contrasto. La storia di Pearl è una tragedia americana in cui le ambizioni sfrenate della protagonista si scontrano con la cruda realtà della sua vita. La scena in cui Pearl osserva una compagnia di danza è tanto intensa quanto sinistra: è qui che capiamo che il suo sogno di successo è molto più di un’ambizione — è un’ossessione. Una bomba a orologeria pronta a esplodere.
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6 - L'ULTIMA NOTTE A TREMOR
"L'ultima notte a Tremor" è una serie che immerge lo spettatore in una tensione psicologica e sensoriale unica, mescolando dramma umano e atmosfere da thriller soprannaturale. Al centro della storia c’è Álex (Javier Rey), un compositore in crisi creativa e personale, che si rifugia nel villaggio remoto di Tremor per tentare di riscoprire la sua vena artistica, ormai soffocata da un divorzio che lo ha allontanato dai figli. È una scelta che rappresenta più una fuga che una ricerca, ma Tremor, con le sue sfumature quasi oniriche, sembra essere il luogo perfetto per lui. Il monologo di Judy è un racconto di una violenza disumana che va oltre la brutalità dell’evento in sé, travolgendo chi lo ascolta con la sua intensità emotiva e psicologica. Il suo racconto è la risposta a questo “vedere” che va oltre la superficie. La descrizione è dettagliata, quasi come se il parlare fosse un modo per esorcizzare l’evento, rivivendolo affinché possa trasformarsi da una storia di silenzio in una denuncia, in una rivelazione.
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5 - LA 25° ORA
La 25ª Ora, diretto da Spike Lee, è un’immersione nell’ultimo giorno di libertà di Monty Brogan, interpretato da Edward Norton. Monty è un ex spacciatore condannato a sette anni di carcere, e il film lo segue mentre fa i conti con il passato e cerca di capire cosa fare prima di andare via per tanto tempo. Monty è un personaggio complesso, intrappolato tra rimpianti e rabbia, un uomo che sa di aver rovinato la propria vita e ora deve affrontare il conto finale. Una delle scene più potenti di Monty è il monologo davanti allo specchio, in cui si scaglia contro tutta New York, una città che ama e odia con la stessa intensità. È un momento crudo, un flusso di pensieri in cui Monty riversa la sua frustrazione e il suo odio verso tutto e tutti, ma alla fine capisce che il vero responsabile dei suoi errori è proprio lui. “Fuck you” diventa il suo grido di rabbia, un grido che però alla fine ritorna su sé stesso.
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4 - STRANGER THINGS
Con l’introduzione di Vecna in Stranger Things 4, i Duffer Brothers hanno dato alla serie un antagonista diverso da qualsiasi altro: un cattivo che è un essere umano diventato mostro, con una storia complessa e radici oscure che si legano a Hawkins e al Sottosopra. Vecna, interpretato da Jamie Campbell Bower, è una presenza che incarna sia terrore che tragedia. Nato come Henry Creel, un bambino dotato di abilità psichiche, Henry ha iniziato a sviluppare un odio profondo per l’umanità e per le sue debolezze, arrivando a commettere atrocità nella sua stessa famiglia. Vecna è un villain che usa la paura e i traumi delle sue vittime contro di loro. I suoi attacchi sono mentali, psicologici, con immagini disturbanti e incubi che sfidano i protagonisti su un piano molto più personale rispetto ai mostri delle stagioni precedenti. La scena in cui perseguita Max sulle note di "Running Up That Hill" è ormai iconica, con la giovane che riesce a sfuggire alla sua presa grazie al potere della musica e del legame con i suoi amici.
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3 - GONE GIRL
Amy Elliott Dunne è uno di quei personaggi che non si dimenticano facilmente. In Gone Girl, diretto da David Fincher e tratto dal romanzo di Gillian Flynn, Amy — interpretata da Rosamund Pike — si presenta inizialmente come la moglie perfetta, il sogno americano incarnato, fino a quando non sparisce nel nulla lasciando dietro di sé un mistero inquietante. Attraverso il diario di Amy, scopriamo una versione del matrimonio che si sgretola pezzo per pezzo, dove lei appare come una donna tradita e insoddisfatta. Ma più la storia si svela, più emerge la vera Amy: una manipolatrice geniale, capace di architettare un piano di vendetta così raffinato da ingannare il mondo intero, incluso il marito Nick.
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2 - BABY REINDEER
In Baby Reindeer, Donny è il protagonista che si trova improvvisamente trascinato in una spirale oscura e inquietante, diventando l’oggetto di un’ossessione che si trasforma presto in un incubo. Interpretato da Richard Gadd, la serie è basata sulla sua esperienza reale di stalking da parte di Martha, una donna che entra nella sua vita dapprima come una fan e poi come un'inseguitrice implacabile. Donny è un personaggio che, da ragazzo comune con una carriera in ascesa e un senso dell’umorismo accattivante, viene gettato in un mondo di paranoia e tensione, costretto a confrontarsi con un trauma che non ha scelto. La forza del personaggio di Donny sta proprio nella sua vulnerabilità e nella sua reazione di fronte a questa minaccia invisibile ma onnipresente. Martha trasforma ogni aspetto della vita di Donny — la casa, la carriera, le relazioni — in una fonte di ansia e paura. La serie esplora con autenticità e crudezza il lato psicologico dello stalking, mostrando come anche il più innocuo gesto possa acquisire un peso minaccioso, soprattutto quando viene ripetuto e non si riesce a fermare l’invasione.
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1 - MONSTERS - LA STORIA DI LYLE ED ERIK MENENDEZ
Nella serie Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez, il personaggio di Erik Menendez ci porta nel cuore di uno dei casi giudiziari più discussi degli anni ’90: l’omicidio dei genitori José e Kitty Menendez, orchestrato dai due fratelli. Erik, interpretato qui come il fratello più vulnerabile e sensibile, è un personaggio complesso, lontano dal classico stereotipo di “killer”. La serie esplora il lato umano e disturbante della sua storia, svelando come Erik e il fratello abbiano vissuto anni di abusi emotivi e fisici, crescendo in un ambiente familiare soffocante e manipolativo. Erik è il fratello che sembra portare più addosso il peso dei sensi di colpa e del rimorso per ciò che hanno fatto. Mentre Lyle appare spesso più deciso e dominante, Erik è tormentato, e la sua fragilità emerge soprattutto durante gli interrogatori e i processi. La serie offre uno sguardo dettagliato sulla dinamica psicologica che si è creata all'interno della famiglia Menendez, mostrando come l’abuso e il controllo possano portare a una spirale di violenza inimmaginabile.
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Siamo abbastanza sicuri che siate letteralmente invecchiati nel leggere questi infiniti monologhi. Il mondo del cinema ne è pieno, e non vediamo l'ora di scoprirne di nuovi e condividerli con voi. E voi? Quali sono i vostri monologhi lunghissimi preferiti? Il nostro Blog è in perenne aggiornamento di monologhi e dialoghi iconici, aggiorneremo perennemente questa lista per soddisfare la vostra fame di testo!
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